Nicosia. Come se non bastassero crisi economica, recessione, lo spettro di un progressivo spopolamento della città, l’aumento del costo di accesso a molti servizi, come la giustizia a danneggiare alcune imprese artigiane, ci si mette anche un segnale stradale. La notizia è stata riportata nell’edizione del 6 agosto scorse del La Sicilia http://giornaleonline.lasicilia.it/ .

La vicenda riguarda alcune imprese ed attività produttive servite da una strada comunale in contrada Torretta, sulla quale il Comune ha posto il divieto di transito per i mezzi che superano 7 tonnellate e mezzo di peso. A farsi portavoce del disagio pesantissimo delle imprese è stato, in consiglio comunale, il consigliere del Pd Salvatore Vega. Officine meccaniche, lavorazione di marmi, carrozzerie, una ditta di movimento terra, un oleificio, ma anche di tante aziende agricole. Il limite sta mettendo in ginocchio molte attività che comunque, malgrado il momento di crisi economica, fino ad oggi sono riuscite a rimanere sul mercato.
La maggior parte ricade in zona che nel Prg è individuata come artigianale e commerciale o verde agricolo e quindi una zona dove si prevede il transito di mezzi pesanti, quali camion, trattori, scavatori, mietitrebbia che però da qualche tempo non possono più accedere per la decisione di porre il limite di peso. Queste imprese hanno pagato concessioni edilizie ed i relativi oneri, pagano le imposte comunali sugli immobili ma quando hanno scritto al Comune chiedendo che venisse autorizzato il transito per tutti i mezzi di proprietà delle rispettive aziende o ad esse dirette per riparazioni o trasporto merci, il Comune ha risposto che le autorizzazioni possono essere rilasciate solo se le aziende si fanno carico dei lavori di ripristino della strada comunale, che è dissestata. «Impensabile chiedere alle imprese già così pesantemente colpite dalla crisi – dice Vega – di pagare i lavori di una strada comunale e mi chiedo se questo è il sistema con il quale l’amministrazione intende sostenere e rilanciare i comparti produttivi». Dall’altro lato ci sono comunque gli interessi dei residenti e di quanti utilizzano la strada comunale che protestano per le sue condizioni lamentando che a causare i dissesti sono proprio i mezzi pesanti delle imprese della zona. Tecnicamente il Comune dovrebbe comunque garantire la percorribilità ed i lavori necessari e non semplicemente vietare il transito ai mezzi pesanti.