Acqua e rifiuti. Assoconsumatori continua la battaglia

ASSOCONSUMATORIL’Assoconsumatori del presidente Pippo Bruno continua la sua battaglia nei confronti della società AcquaEnna, colpevole di far pagare tutto troppo caro ed anche il servizio rifiuti lo è. “Nei vari comuni- evidenzia Pippo Bruno – si approvano i piani di spesa per la raccolta rifiuti, ovunque aumenti del 10-20 e 30%, sempre maggiori spese per mantenere il carrozzone Ennaeuno. Più soldi per gli amministrativi e meno per chi lavora sulla strada nella raccolta rifiuti. C’è un numero esorbitanti di amministrativi con contratti a 36 ore, mentre sulle strade coloro che dovrebbero tenere puliti i comuni hanno contratti a 20 e 24 ore settimanali. La scusa di questo aumento: maggiori oneri e raccolta differenziata. Quando la raccolta differenziata la facevano i Comuni, anno 2003, eravamo al 14% con punte del 25% in comuni come Troina, oggi, fatta da Ato Rifiuti al 3%; i costi erano contenuti, anche se c’era una compartecipazione degli enti locali che si aggirava attorno al 30%. Oggi, i costi sono aumentati in modo esorbitante con aumenti del 100 e 200% ed oltre) con servizi fatiscenti . Tutto questo è sotto gli occhi di tutti”. Per Pippo Bruno gli aumenti sembrano proprio una scusa per prelevare maggiori soldi da chi non ne ha, il cittadini . L’unico sistema che permetterà ai cittadini di risparmiare è l’Aro, previsto dalla legge 9 del 2010,con la gestione diretta del servizio da parte dei Comuni. Questo viene osteggiato, forse, dalle stessa classe politica che ha creato il carrozzone che si chiama Ato Ennaeuno. Mentre qualcuno non vuol tenere conto dell’art. 19 legge n. 9/2010 quando questa richiama l’art. 45 della legge n. 2/2007 che sancisce l’assunzione di personale nelle SSR attraverso concorsi ad evidenza pubblica. “Ma i rifiuti non sono l’unica criticità che i contribuenti sono costretti a subire,- prosegue Pippo Bruno – altro problema è il servizio idrico. Il deposito cauzionale non è per legge obbligatorio come qualcuno afferma, la delibera dell’Autority usa il verbo “potere ”, quindi, una scelta, una possibilità. Nelle bollette di luglio, inoltre, sono presenti altri balzelli che fanno lievitare i costi senza rispondere a quegli elementi di chiarezza sanciti dai diritti dei consumatori, infatti, si parla di oneri pregressi, perequazione, anticipazioni e quant’altro, senza una spiegazione. Assoconsumatori impegnato da un decennio in difesa dei consumatori, sul versante dei rifiuti, sta valutando l’opportunità dei ricorsi, anche, avverso le bollette dell’acqua”.

Riprendiamo e pubblichiamo dal quotidiano La Sicilia