Notte bianca a Gagliano e festa del Patrono

Notte-BiancaGagliano. Due momenti culturali hanno permesso ieri a gaglianesi e visitatori dei paesi limitrofi di avvicinarsi ancora di più e in profondità alla conoscenza della chiesa madre. Si è trattato di due percorsi di natura fisica e ideale.
Il primo percorso culturale, ha visto lo spettatore immerso tra le pietre vive della chiesa madre. Attraverso la guida di un gruppo di giovani studenti della Facoltà di Architettura, coordinati da Pippo Baldi, i visitatori hanno potuto ammirare le bellezze di una chiesa che per troppo tempo è rimasta buia e spoglia a causa dei restauri. In tanti, ieri, suddivisi in gruppi da dieci, hanno avuto la possibilità di visitarla fino a notte fonda nel suo splendore, grazie alle descrizioni particolareggiate delle guide.
Il secondo percorso, curato da Nicola Di Gesu, è stato un viaggio ideale attraverso i secoli. Un racconto fatto di preziosi frammenti che hanno segnato l’identità artistica e, allo stesso tempo, il carattere liturgico-sacrale della chiesa madre. Questi frammenti testimoniano il forte legame intercorso nei secoli tra la chiesa di pietra, simbolo di appartenenza, e la chiesa viva rappresentata dal popolo dei fedeli. Uno sguardo al passato per celebrare la riapertura della chiesa madre e comprendere l’evoluzione che ha portato al suo stato attuale.
I due diversi momenti, materiale e ideale, sono stati presenziati dal cardinale Salvatore De Giorgi, il quale li ha inaugurati insieme al sindaco di Gagliano, Salvatore Zappulla, con taglio del nastro.
I percorsi culturali presentati ieri al pubblico di visitatori in occasione della notte bianca, sono stati organizzati dall’unità pastorale di Gagliano ed hanno visto come scenari prediletti le chiese matrice e Santa Maria di Gesù.

Dopo la notte bianca, Gagliano si sveglia di primo mattino con ventuno spari che salutano l’alba della festa. E’ oggi il giorno più importante fra tutti per il patrono San Cataldo. Nonostante abbiano fatto le ore piccole, i gaglianesi sono già pronti per l’evento straordinario, che vedrà la presenza del cardinale Salvatore De Giorgi, già arcivescovo di Palermo. Ieri sera è stato accolto con clamore al termine della processione in una chiesa madre colma all’inverosimile. Per la prima volta Gagliano si fregia della presenza importante e autorevole di un cardinale. Alle 10,30 celebrerà la solenne messa pontificale in onore di San Cataldo.
Il cardinale De Giorgi conosce bene il santo che nel VII secolo fu vescovo di Taranto, in quanto, a partire dal 1987 ne fu successore, rivestendo la carica religiosa di arcivescovo metropolita di Taranto. Alle 10 il sindaco Salvatore Zappulla e l’arciprete don Pietro Antonio Ruggiero apriranno la cappella dove sono custodite le reliquie e le statue di San Cataldo, mentre il suono delle campane e lo sparo di mortai annunzieranno alla città l’uscita del santo dalla sua cappella. Al termine della messa pontificale avrà inizio la processione che percorrerà le vie esterne del paese, concludendosi presso la chiesa Annunziata. Nel pomeriggio, alle 19, ripartirà per compiere il giro interno, con soste di preghiera presso Sant’Agostino, via Silvia e piazza Matteotti. Fra tutte le processioni avvenute in questi giorni, quella di oggi è senz’altro la più emozionante e suggestiva per l’imponenza della statua cinquecentesca e per l’immane sforzo fisico dei circa cinquanta giovani portatori che conducono a spalla il pesante fercolo per le vie del paese e poi di corsa lungo la salita di via Galleria fino alla chiesa madre gridando: “E gridamu tutti cu divuzioni viva Diu e San Catà”. Alle 21,30 si assisterà ai giochi pirotecnici a cura della ditta Vaccalluzzo. Infine lo spettacolo musicale presso il Piano Puleo, dove si esibirà in concerto la cantante Marina Rei. Nel corso della serata sarà effettuata la premiazione del primo torneo San Cataldo.


Valentina La Ferrera





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