Rifiuti Enna. Tutti i nodi alla fine vengono al pettine

voti e monnezzaAssoutenti tramite il rappresentante provinciale Pippo Bruno torna alla carica sulle problematiche che attanagliano i cittadini con particolare riferimento alla gestione dei rifiuti, ed avverte che la montagna di debiti che è stata creata non può gravare sulle tasche dei cittadini, è giunta l’ora chi ha sbagliato paghi di tasca propria!, questa la comunicazione di Assoutenti:

“Le vacanze sono finite e i problemi si ripresentano nella loro gravità. Lo Stato in difetto di liquidità chiude i finanziamenti ai comuni, demandando loro il compito di autogestirsi, ecco allora l’IMU, la TARI, la IUC, la TASI e l’IRPEF Comunale che determineranno nuove e gravose imposte ai cittadini, senza dimenticare l’acqua e i rifiuti che in provincia di Enna sono i più costosi in Italia con servizi fatiscenti. Nonostante questo quadro pauroso, basta leggere i quotidiani, tutto rimane inalterato. L’ATO è ormai alla chiusura mentre la SRR, il cui CdA è stato eletto nel 2013, non ha prodotto nessun risultato. I comuni sono fermi alla semplice richiesta ai cittadini di nuovi e maggiori pagamenti per ipotetica raccolta differenziata sbandierata ma mai realizzata, forse Piazza Armerina la inizierà, ma non va dimenticato che la città dei Mosaici è passata alla SRR Caltanissetta Sud. Nicosia ha avuto approvato l’ARO, unico, in provincia di Enna ma si dibatte negli adempimenti per la gara d’appalto da affidare al miglior offerente, per il resto il silenzio più assordante, con le sporadiche voci di qualche sindaco che chiede le dimissioni del CdA della SRR per poter essere lo stesso libero di agire in favore dei cittadini. Ma certa politica non vuole fare gli interessi dei cittadini, ma salvaguardare i privilegi ed il clientelismo organizzato e portato avanti fino ad oggi. Nessuno vuole l’applicazione della legge n. 9/10 in merito al passaggio delle unità lavorative alle nuove SRR, del resto in provincia nessuno ha superato un concorso ad evidenza pubblica così come richiesto dalle norme ma è stato assunto per imprimatur politico. Imprimatur politico che si vuole far valere alla istituenda SRR, naturalmente con lo stato giuridico ed economico consolidato ad oggi che andrà ad appesantire le tasche dei contribuenti e le finanze dei comuni, il tutto qualora non vi sia la Corte dei Conti che faccia le pulci alle partecipate comunali che in Sicilia sono deficitarie. Certo se a pagare fossero i soggetti che amministrano e non gli enti allora si porrebbe attenzione nella gestione della cosa pubblica e non avremmo situazioni anomale di collegi liquidatori che pur non potendo ricoprire la carica, essendo sindaci revisori della stessa società (ex art. 17 com.5 Dlgs.39/2010), sono stati nominati in barba alle norme civilistiche. Ma del resto si nominano gli amici degli amici non per adempiere alle regole ma per disattenderle. Ma tutti i nodi giungono al pettine ed è giunto il tempo che si faccia chiarezza sulla nomina dei precedenti commissari liquidatori e sul loro operato che ha creato danni all’ATO, di cui certamente saranno chiamati a rispondere e dove i sigg. Sindaci non possono far finta di nulla se non vogliono, a loro volta, essere coinvolti personalmente e pagare i danni perpetrati in anni ed anni di cattiva gestione. Assoconsumatori nell’interesse dei cittadini vigilerà affinché chi ha sbagliato paghi di tasca propria impedendo anche con un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti ed alla Magistratura che gli errori di pochi siano pagati dai molti, gli ignari cittadini”.


foto vignetta: copyright gianni falcone – diarioacido: gianfalco.it