Catenanuova. Il Capo Utc Palazzolo risponde al vicesindaco Vincenzo Bua

catenanuova Vito PalazzoloCatenanuova. Qualche giorno fa la richiesta di un intervento urgente da parte dei catenanuovesi, verso l’amministrazione, per combattere il degrado esistente in vie e piazze, prede di carte, bottiglie vuote, foglie secche, bicchieri, un messaggio peraltro recepito dal vicesindaco e assessore al verde pubblico Vincenzo Bua, che con grande senso di responsabilità, ha preso atto, chiedendo scusa ai propri concittadini, ma rigettando responsabilità proprie, da addebitare piuttosto all’ufficio tecnico per inadempienza esecutiva. Di ieri, invece, la valutazione del dirigente del Settore tecnico Vito Palazzolo che scrive: “Non intendo accettare le accuse formulate dal vicesindaco Bua che, con tono polemico, ha cercato di uscire indenne dalla situazione di degrado ambientale, celebrando la parte di “Ponzio Pilato”. Lo faccio a tutela e difesa di tutto il settore, poichè, dalle direttive emanate dal vicesindaco Bua, traspare un visione riduttiva del fare pubblica amministrazione, limitandosi a dare “atti d’indirizzo” senza accompagnarli dall’individuazione delle risorse umane ed economiche da impegnare. In tal senso – fa ricordare Palazzolo – il vicesindaco Bua dimentica che nei mesi di luglio e metà agosto, il personale ex Rmi è andato in sospensione per mancanza di fondi, personale che è stato utilizzato a supporto e mai in sostituzione. Se tale degrado persiste su vie e piazze, la responsabilità è da addebitare ad altri organi che non espletano il doveroso servizio di pulizia e spazzamento di vie e piazze. Non è tollerabile – apostrofa Palazzolo – accusare l’ufficio tecnico di inadempienze quando si tratta di demeriti ed invece autoincensarsi quando si tratta di meriti, cosi come non è dignitoso emettere dichiarazioni discreditando altri, illudendosi di restare esente da evidenti responsabilità”. In verità, l’analisi che rimane da fare, riguarda, l’accumulo, nel tempo, incondizionato di rifiuti, la mancanza d’interventi di pulizia sul territorio, rilevata con materiale fotografico dai cittadini e che può essere solo a carico della società che gestisce il servizio e non motivo di “conflitti di competenza” fra settori della vita amministrativa.

Carmelo Di Marco





Riprendiamo e pubblichiamo dal quotidiano La Sicilia