Enna. Difficile situazione per gli operai della Multiservizi

Enna Multiservizi 7apr2014Enna. Difficile trovare una soluzione che possa consentire ai settanta operai della Multiservizi di poter riprendere il lavoro, anche perché l’amministratore delegato ha portato tutto il carteggio al tribunale per cui la Multiservi non esiste più. L’ultimo tentativo un tavolo tecnico per affrontare le problematiche occupazionali relative ai lavoratori della Multiservizi srl in liquidazione, presenti erano Salvatore Caccamo, commissario; Luigi Scavuzzo – Dirigente; rag. Francesco Vicari Servizio Finanziario; Pietro Paolo Barbarino – Segreteria Provincia regionale; Giovanni Restivo, AnnaMaia Di Marco dell’Ufficio Provinciale del lavoro; Davide Messina e Francesco Costanzo di Italia Lavoro Sicilia; Vincenzo Barbaro, consulente del Lavoro; Salvatore Marchì, liquidatore Multiservizi. Il Commissario Caccamo ripercorre, in sintesi, tutte le attività svolte, insieme al Liquidatore della Multiservizi, al fine di individuare soluzioni idonee ad evitare i licenziamenti dei 72 dipendenti della società per cessazione totale delle attività. Richiama, in particolare, la riunione tenutasi, in data 29 aprile, presso l’Assessorato al Lavoro alla presenza della Dirigente dr.ssa Corsello e del dr. Barbaro. Nel corso di questa riunione si era concordemente individuato un percorso – con il coinvolgimento attivo della Provincia di Enna e dei comuni ennesi – teso a garantire un sostegno al reddito dei lavoratori della Multiservizi con la compartecipazione economica dell’Assessorato alla Funzione Pubblica, della Provincia di Enna, utilizzando i fondi della CIG già richiesta. Un progetto che avrebbe dovuto accompagnare alla graduale fuoriuscita dei lavoratori al loro utilizzo in attività socialmente utili a favore della provincia e dei comuni. L’avvocato Marchì evidenzia che era stata richiesta la Cig in deroga per tutti i lavoratori per evitare il definitivo licenziamento ed in un incontro a Palermo (Assessorato Lavoro) era stata richiesta ed acquisita la disponibilità dei comuni a partecipare al Progetto.




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