Enna. Proclamato stato di agitazione del comparto forestale

sciopero forestaliEnna. “Proclamiamo lo stato di agitazione del comparto forestale, in sofferenza finanziaria e con a rischio i livelli occupazionali”.Ad affermarlo -il segretario regionale di Ugl Agricoli- Forestali Franco Arena- a margine dell’audizione della commissione Bilancio e Finanze dell’Ars. “Il caos nei conti della Regione siciliana emerso nel corso dell’audizione dello scorso 2 ottobre – commenta il segretario regionale di comparto dell’Ugl – rischia di ripercuotersi drammaticamente sui lavoratori e sulle giornate lavorative previste per legge che potrebbero non essere effettuate”.A pagarne le spese sono tutte le categorie, compresi i forestali interessati del servizio antincendio boschivo i cosiddetti 151nisti e della manutenzione 78tisti, che nella sola provincia di Enna sono 680 e che nonostante le rassicurazioni dell’assessore alle Risorse agricole, Ezechia Paolo Reale e del collega all’Economia, Roberto Agnello, sono ad un passo dal perdere le giornate di lavoro ed i benefici previdenziali. Per la prima volta i lavoratori forestali potrebbero non raggiungere le giornate di lavoro minime previste dalla normativa vigente. Nel mondo sindacale c’è grande fermento e si preparano scioperi, si-tin e proteste in tutta la Sicilia.“Avevamo lanciato l’allarme già nel mese di luglio in sede di approvazione della terza manovra di bilancio in poco meno di sei mesi – commenta Franco Arena, segretario regionale di Ugl Agricoli- Forestali. In quell’occasione il Governo regionale aveva dato ampie assicurazioni in commissione Territorio e Ambiente dell’Ars, supportato da parlamentari che appoggiano il Governo, che avevano assicurato che con la manovra ter si sarebbero aggiustati i conti. Invece, come era prevedibile, ciò non si è verificato”.“Gli addetti del servizio antincendio boschivo, invece, potrebbero non raggiungere le giornate minime pari a 151, prevista la sospensione dei lavoratori e la sospensione del servizio antincendio per il 15 ottobre – chiarisce Arena – così come i settantottisti, che hanno effettuato tra le 10 e venti giornate di lavoro a seconda del distretto di appartenenza e rischiano seriamente di non effettuare le 78 giornate di lavoro”.“Lo stato di agitazione del comparto – precisa il sindacalista – si rende necessario perché il Governo regionale non ha rispettato l’impegno assunto con i rappresentati dei lavoratori nel luglio scorso. Interpelleremo i Prefetti della Sicilia per chiedere un chiarimento definitivo sui conti della Regione e sulla copertura finanziaria per il comparto forestale”.“Ugl continua a ripetere che servono fatti concreti – sottolinea Arena – che significano la soluzione del problema legato ai pagamenti delle mensilità arretrate. Più volte nel passato abbiamo lanciato l’allarme – aggiunge – ed adesso è giunto il momento di dire la verità sui conti perché il Governo regionale non può continuare a rinviare il problema, l’anno volge al termine ed il rischio di perdere le spettanze è alto per tutte le categorie di lavoratori del settore forestale”.“Attendiamo l’esito della giunta regionale di domani, martedì 7 ottobre per proclamare lo sciopero generale e chiedere l’intervento dei Prefetti siciliani per l’eventuale impatto sociale ed economico sui lavoratori e le loro famiglie.

Rino Caltagirone