Aidone. Il castello dei Gresti suggestiva location del video clip dell’ultimo successo di Amedeo Minghi

amedeo minghiA giugno, qui su Vivienna, fu pubblicato l’articolo “Amedeo Minghi gira video clip del suo nuovo brano nel territorio ennese” con l’intervista ad Amedeo Minghi e la notizia del gruppo di giovani ennesi e siciliani che, sotto la direzione di Michele Vitiello, stavano producendo il video clip per la canzone “Io non ti scorderò mai”. Ora, a qualche mese di distanza, è uscito il singolo del grande maestro dell’italico cantar d’amore, contenente la canzone-poesia, dedicata alla moglie da poco scomparsa. Il disco fa parte del grande progetto editoriale e discografico “Suoni tra ieri e domani”, una sorta di retrospettiva in cui Minghi, oltre all’inedito Io non ti scorderò mai, canta 10 delle sue canzoni che aveva affidato ad altri interpreti. Il bellissimo singolo che evoca le magiche atmosfere di un amore che va al di là del tempo e dello spazio, e che Minghi in queste settimane sta presentando su tutti i media, a noi aidonesi, ma io credo a tutti i siciliani, ha riservato una bellissima sorpresa: quasi nella sua totalità, tranne due brevissime scene (una nella cosiddetta Tomba di Minosse ad Alia e l’altra sui Monti Silvestri), è girato nella magica e suggestiva cornice del Castello dei Gresti, conosciuto anche come di Pietratagliata. Come la canzone è un video bellissimo, suggestivo e struggente con quegli interni scavati nella viva roccia e gli esterni dominati dal rudere a torre piena che, superbo e maestoso, si staglia su spazi ampi, dominati da campi bruciati dal sole e ridenti colline all’orizzonte. Il castello, era forse un fortilizio, ricavato e costruito sul costone roccioso che, come una diga, taglia la vallata del fiume Gresti, un affluente del Gornalunga; ha un che di magico e incantato che ha ispirato fantasiose leggende, come quella del cavaliere che di corsa deve leggere l’epigrafe sul portale se vuole impossessarsi dell’ immenso tesoro custodito al suo interno o come l’altra della cisterna senza fondo, talmente profonda che le sue radici arrivano al mare o forse, chissà, all’inferno, l’Ade da cui ogni primavera emerge Kore-Persefone che torna a far sorridere i campi, al fianco della madre della terra e delle messi, Cerere Demetra, in uno la morte, la vita e l’eterno amore. E magari le dee, nel loro andare finalmente insieme e felici, qui si soffermano, per dissetarsi nella piccola polla che miracolosamente sgorga ai piedi della roccia.
Il video che porterà nelle case di tanti italiani e stranieri le immagini del castello, susciterà curiosità e voglia di visitarlo ma, ai tanti che chiederanno di poterlo fare, saremo costretti, come ormai succede da tanti anni, di dire “Non è possibile arrivarci, tranne che non ti attrezzi con un fuoristrada”. Da parecchi anni, infatti, le disastrose condizioni della SP 67, che costringono a gimkane che non si possono superare con una normale automobile, e la mancata messa in sicurezza del castello, che resta proprietà privata, sconsigliano di inserirlo in itinerari istituzionali. Questa frustrazione mi brucia ora come quindici anni fa quando, nel corso della mia breve esperienza di assessore al comune di Aidone, tentai di coinvolgere il FAI ad adottare questo meraviglioso manufatto, i tentativi furono resi vani dalla difficoltà di convincere gli eredi a cederlo a titolo gratuito alla prestigiosa associazione che ha salvato innumerevoli beni culturali in tutta Italia. Ma chissà, magari oggi i tempi sono più maturi per salvare il salvabile.
Aidone castello Gresti
E intanto in castello è sempre lì, più solitario ed abbandonato che mai, ma questa operazione artistica di Minghi e dei giovani che hanno prodotto il video (Terre sommerse Group), potrebbe farlo uscire dall’oblio e attirare l’attenzione di quanti potrebbero finalmente avviarlo ad un destino migliore. Tre paesi se ne contendono la “proprietà”, il castello è sito nella contrada Gresti, in territorio di Aidone, ma è molto più vicino a Raddusa e a Valguarnera che sono a poca distanza in linea d’aria (19 Km da Aidone, 14 da Valguarnera e solo 8 da Raddusa), ma sarebbe interessata la stessa Piazza Armerina, che in quelle contrade ha una specie di isola. Anche se i proprietari decidessero di cederlo per una cifra simbolica, come è accaduto per esempio per il castello di Sperlinga, Aidone da sola certamente non potrebbe pensare di restaurarlo e gestirlo, magari questo potrebbe diventare uno dei primi casi di gestione sinergica di un bene culturale ed ambientale da parte di tutti i tre o i quattro comuni interessati; tutti avrebbero da guadagnare nel fare proprio un patrimonio di tale importanza, ma soprattutto di valersi del suo territorio, che costituisce uno dei più tipici esempi dell’ambiente degli Erei, ricco di corsi d’acque e di boschi, meta ideale di itinerari che potrebbero essere percorsi a cavallo, in bici, in moto, in fuori strada; la centralità della sua posizione è testimoniata dal fatto che anticamente il castello era al centro di un sistema di segnalazioni ottiche -che consentivano di trasmettere rapidamente un segnale anche a grande distanze-, sulla direttrice Enna–Valguarnera–Morgantina–Aidone–Mongialino (Mineo), che metteva in comunicazione la costa con il centro della Sicilia.
Intanto il video, grazie alla lungimiranza dello stesso Minghi, che dichiarava nell’intervista citata “Da sempre preferisco ascoltare le idee dei giovani e valorizzare il loro lavoro creativo” , un buon risultato l’ha già ottenuto, offrendo la possibilità al gruppo di giovani siciliani, ed ennesi in particolare, di cimentarsi con un progetto importante che li propone alla ribalta nazionale ed internazionale. E tutti noi dovremmo ringraziare la creatività di questi giovani che, con le scelte effettuate, ci fanno conoscere una Sicilia meravigliosa e misconosciuta.

Franca Ciantia


Articoli correlati:
Amedeo Minghi gira video clip del suo nuovo brano nel territorio ennese
Aidone. Castello di Pietratagliata o dei Gresti
Amedeo Minghi – Io non ti lascerò mai – Videoclip Ufficiale