Nicosia. Approvato il bilancio di previsione 2014, con la sola astensione dei consiglieri di Fi

comune nicosiaNicosia. Approvato il bilancio di previsione 2014, con la sola astensione dei consiglieri di Fi Giacobbe e La Giglia, che hanno spiegato di non potere votare a favore di uno strumento economico e finanziario della giunta Malfitano. A favore tutti gli altri consiglieri presenti in aula che poco prima avevano approvato gli emendamenti e che hanno varato uno dei più sofferti bilanci della storia di Nicosia. Poco prima del voto finale era arrivata la relazione del dirigente generale della Ragioneria, Giovanni Li Calzi che ha ribadito come il bilancio sia in perfetto equilibrio ed ha avuto i pareri favorevoli di tutti gli uffici. Anche i revisori dei conti hanno precisato che la loro osservazione aveva riguardato solo la dicitura “Tari” per la copertura del costo del servizio di igiene ambientale ma che il parere è favorevole. Chiuso il tormentone del bilancio, delle presunte responsabilità per danno erariale a carico dei consiglieri più volte evocate dal sindaco Malfitano, il consiglio adesso si avvia a passo accelerato alla discussione della mozione di sfiducia. Prevista ad inizio di settimana la conferenza dei capigruppo per decidere le prossime tappe del consiglio che saranno anche le ultime. L’orientamento generale è quello di convocare una seduta per il 28 novembre nel corso della quale votare l’aggiustamento di bilancio. La data è stata scelta perché si tratta di una operazione prettamente contabile che deve essere approvata a fine novembre e poichè il 30 cade di domenica, l’ultima data utile è venerdì 28. Quindi, trascorsi i 5 giorni per la convocazione dei lavori, dovrebbe essere messa all’ordine del giorno la sfiducia che quindi andrebbe in consiglio una settimana dopo, il 5 dicembre quando è previsto il voto favorevole alla sfiducia al sindaco. In questo modo se per qualunque ragione il consiglio dovesse essere rinviato, c’è tempo fino a giorno 11, data ultima entro la quale la mozione deve essere discussa in aula, essendo il trentesimo giorno dalla presentazione. In questo modo, se pure venisse tentata l’azione disperata delle dimissioni del vicesindaco Amoruso, da consigliere, non si corre il rischio di sforare i 30 giorni. Primo dei non eletti dopo Amoruso e Antonino Maiuzzo che sicuramente procederebbe all’accettazione in pochissimo tempo e quindi l’eventuale surroga potrebbe avvenire nella stessa seduta della sfiducia. In sostanza sindaco e assessori, due dei quali nominati meno di un mese fa, sembrano avere esaurito i margini per scongiurare la fine della legislatura, con 16 consiglieri firmatari della mozione e tecnicamente solo Amoruso a sostenere il sindaco, considerato che la presidente Di Costa, pur non avendo firmato la mozione potrebbe astenersi o addirittura votarla, Grazia trovato è in malattia e comunque fa parte di Articolo 4 che appoggia in toto la mozione ed Enza Tomasi ha comunicato che non prenderà più parte al consiglio.




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