Acqua. Coordinamento provinciale dei comitati cittadini scrive a Prefetto Enna

valguarnera Carlo GarofaloIl coordinamento provinciale dei comitati cittadini, guidato da Carlo Garofalo, scrive al Prefetto per chiedere chiarimenti sul famigerato deposito cauzionale di 25 euro, che la società AcquaEnna ha chiesto agli utenti provinciali in bolletta, nell’aprile scorso. Un balzello che ha scatenato infinite polemiche nelle varie associazioni di consumatori della provincia e “senza che fosse stata specificata- secondo il comitato provinciale dei cittadini- l’eventuale normativa che prevedesse tale somma, né alcuna deliberazione o determina da parte della società d’ambito.” Infatti, su sollecitazione dei sindaci il 9 maggio scorso si svolse una riunione in Prefettura dalla quale scaturì la decisione di rinviare il pagamento del balzello, entro il 31 ottobre, in attesa di chiarimenti legali sulla questione. Tanto che, a seguito di tale decisione la gran parte degli utenti provvide al pagamento della bolletta per quel che concerne i consumi, decurtando però dall’importo la somma richiesta di 25 euro. Ma da AcquaEnna ciò, nonostante richieste di rinvio, non è stato mai recepito e in questi giorni stanno pervenendo regolarmente le bollette per i successivi periodi con a nota la diffida di pagare la somma decurtata, pena il distacco della fornitura. Per Garofalo “ la richiesta avanzata dal gestore del servizio idrico è controversa, in quanto molti utenti, quando all’epoca stipularono il contratto con il proprio Comune, avevano versato il deposito cauzionale, con cifre diverse tra Comuni e soprattutto diverse rispetto all’attuale pretesa. “Non si capisce –afferma – in virtù di quale contratto o legge possa essere staccato un servizio, essenziale e vitale per la vita umana, come quello dell’acqua, pur avendo l’utente pagato in toto i consumi, e non aderendo alla pretesa/richiesta del deposito cauzionale che nulla ha a che vedere con i consumi.” Alla luce di ciò il responsabile dei comitati provinciali Garofalo, chiede al Prefetto di intervenire per evitare un contenzioso e al contempo creare situazioni di conflittualità in tutto il territorio, in momenti particolari e drammatici per molte famiglie come quelli attuali, a causa dell’intensificarsi della crisi economica e delle difficoltà della gran parte delle famiglie. Chiede infine al Prefetto, di chiarire se alla riunione del 9 maggio si è dato seguito; se sono state chiarite le perplessità legali sulla pretesa del gestore; se non è opportuno in attesa dei chiarimenti richiesti,intervenire presso il gestore per bloccare gli eventuali distacchi che comporterebbero disagi non indifferenti.

Rino Caltagirone