ITI Majorana – Piazza Armerina “150 anni e non li dimostra!”

ITI Majorana Piazza Armerina 150 anniÈ arrivato finalmente il momento di fare festa per l’Industriale di Piazza Armerina! Prima di tutto perché si possono festeggiare i suoi primi 150 anni di storia, e scusate se vi sembra poco! Era il 13 febbraio 1864 quando fu emanato il decreto istitutivo della Regia Scuola Tecnica Industriale e il 1° marzo quando iniziava l’attività scolastica; da appena tre anni era nato lo Stato Unitario e l’introduzione in tutto lo stato della legge Casati (1859) estendeva al territorio nazionale l’istruzione tecnica professionale ad affiancare quella classica, con la quale avrebbero corso sempre insieme ma su binari paralleli. Secondo c’è la bella notizia che la manifestazione si celebra nell’Aula Magna e nei grandi e luminosi corridoi del piano terra dell’edificio chiuso, in buona parte, da dieci anni, da quando nel 2004 fu ordinata l’evacuazione dell’edificio (costruito negli anni 80) per problemi alla struttura in cemento armato. Dopo dieci anni studenti e docenti si augurano sia giunto il momento di riprendere possesso delle belle aule dei piani superiori e ricominciare a frequentare i laboratori nella loro interezza. In tono minore, proprio a causa della carenza di locali idonei, i primi festeggiamenti si erano svolti lo scorso marzo, l’accelerata, a che l’anno non si chiudesse senza dare la giusta rilevanza all’evento, è stata data dalla nuova dirigente scolastica, la dottoressa Lidia Di Gangi e dall’instancabile tenacia di un gruppetto di docenti che hanno trascinato alunni e personale Ata e con grandissimi sacrifici e un lavoro ininterrotto, hanno reso possibile la manifestazione. ITI Majorana Piazza ArmerinaSi aprirà sabato mattina con un annullo filatelico, il taglio del nastro per reinaugurare la scuola, le celebrazioni in aula magna con una relazione storica, la presentazione del nuovo sito internet ufficiale (www.itispiazza.gov) e gli interventi della D.S. attuale e della Prof. Lucia Giunta, preside nei dieci anni critici dal punto di vista logistico, ma ricchissimi di iniziative, attività e opportunità di crescita dell’offerta formativa dell’Istituto, che nel frattempo è diventato Istituto di Istruzione Superiore con l’inglobamento dell’ITAS, oggi Perito Turistico. Si continuerà nel pomeriggio, la scena sarà dei ragazzi che si esibiranno con spettacoli musicali e balli e intanto già dalla mattinata di sabato fino alla mattinata di domenica la scuola resterà aperta per la visita della mostra del percorso storico e dei vari settori e laboratori dell’Istituto. È finalmente una bella atmosfera quella che si respira e ben la riassume la preside Lidia Di Gangi, che, pur dirigendo questo istituto da pochi mesi, se n’è sentita subito parte “Siamo gli eredi di 150 anni di storia e nonostante i tanti cambiamenti, l’ “ Ettore Majorana” è stato e rimane un pilastro dell’educazione e dell’istruzione per Piazza Armerina e per il territorio. Come dirigente scolastico e come cittadina piazzese ne sono orgogliosa, cosciente di essere parte di qualcosa che esiste da così tanto tempo e che ha formato e accolto migliaia di persone”. Molto commosso il saluto della Preside Lucia Giunta, che oggi si gode meritatamente la sua pensione ma che tanto si è spesa perché l’edificio scolastico non fosse mai abbandonato all’incuria e al vandalismo e perché fosse recuperato alla completa fruizione, lascio alle sue parole la narrazione del ruolo che l’Istituto ha esercitati in questi ultimi 150 anni: “Ripercorrere le vita dell’ITIS di Piazza Armerina è entrare nella storia nazionale per vederla coniugata con quella regionale, leggere il territorio e l’evolversi del mondo del lavoro, sfiorare le vite di quanti ne sono venuti a contatto. Una scuola per il Territorio: fin dall’inizio punto di riferimento per gli studenti di gran parte della Regione, ha modificato, nel tempo, la facies stessa della città. ITI Majorana Piazza Armerina 150_anniLa presenza di alunni e docenti, che provenendo da province, allora, non toccate dal fenomeno del pendolarismo, si stabilivano a Piazza Armerina, ne animava la vita conferendole una particolare vivacità culturale ed intellettuale. Generazioni di studenti si sono formate sui banchi di questa Scuola, conseguendo una preparazione tale da costituire sempre, per le aziende , un “marchio di qualità”. Nel periodo in cui il Petrolchimico di Gela e di Priolo si radicava sul territorio e selezionava personale qualificato, l’ITIS ha visto i suoi studenti inserirsi con estrema facilità nel mondo del lavoro raggiungendo traguardi d’eccellenza. L’Istituto ha saputo essere sempre un interlocutore importante per il mondo delle industrie e, quando questo ha mutato la sua fisionomia trasformandosi, l’ITIS ha sfidato l’innovazione, mai con proposte formative di retroguardia; al contrario, precorrendo i tempi dell’autonomia, si è misurato positivamente con i bisogni del mondo del lavoro consolidando i rapporti con le imprese, sviluppando ricerca e progettualità, così da consentire ai suoi diplomati di inserirsi facilmente nel mondo della produzione o nelle facoltà universitarie. Una Scuola testimonianza di un passato carico di storia e fucina di idee nel presente, con un filo rosso che sempre l’ha guidata: essere una scuola accogliente, e radicata, pur in forme diverse, ieri e oggi nel territorio in cui è saldamente e vivacemente inserita. Un grazie , per questa lunga vita, agli Studenti che ne hanno tenuto alto il nome, ai Docenti che con determinazione hanno saputo trasmettere loro non solo il “saper fare” ma soprattutto il “saper essere”, ai Presidi lungimiranti e perché no, anche un po’ visionari che hanno saputo proiettare l’Istituto in un futuro sempre diverso, a tutto il Personale non docente che ha amato l’ITIS come una parte unica della propria vita!”

Franca Ciantia