A Villapriolo presepe in miniatura degli abitanti del borgo museo

Giuseppe La Rosa e Primo DavidForse non c’è, in provincia di Enna, paesino più sprecato di Villapriolo. Dimenticato, sottovalutato, umiliato. E al tempo stesso perdutamente amato, impresso nel cuore di quelli che resistono (circa 600 anime), anche se c’è poco e niente, a farne il luogo da vivere, da visitare. E’ sorprendente, già in questo primo scorcio natalizio, l’entusiasmo che circola tra gli abitanti del borgo museo, specie tra i giovani. Bagli, catoi, stalle sono stati trasformati in musei della memoria e delle tradizioni: il tempo in quei luoghi si è fermato e da un secolo all’altro niente è mutato. La novità però del “Natale 2014” è il presepe in miniatura del borgo allestito all’interno del “Baglio del grano” che sarà inaugurato sabato e messo in mostra permanentemente. “Abbiamo ricreato il borgo di fine ‘800 –dice Giuseppe La Rosa-, cercando di valorizzare tutti gli ambienti: da quelli abitativi a quelli contadini e artigianali del tempo, utilizzando rocce arenarie e pietre locali per non alterare le tonalità e i colori tipici del paese. “Questo presepe vuole rappresentare –afferma invece il presidente dell’associazione onlus “Treno museo-Amare Villapriolo”, Primo David- in occasione della natività di nostro Signore, la riproduzione del vecchio borgo che rimarrà, curato dalla nostra associazione, stabilmente all’interno del baglio. E’ l’ennesima testimonianza che questa associazione ha come sensibilità verso il nostro passato, la nostra memoria e soprattutto verso la comunità di Villapriolo. Un borgo che non deve morire, che secondo me ha tutti i requisiti per poter sopravvivere grazie al suo glorioso passato, attraverso il quale deve progettare meglio un futuro sereno, ricco di civiltà, legalità e soprattutto di tradizioni popolari. La nostra associazione –aggiunge David- è impegnata quotidianamente ad accogliere quanti gruppi, famiglie e singole persone vorranno venire a visitare il borgo museo di Villapriolo dove saranno inserite oltre al presepe, tutte le altre chicche che l’associazione ha realizzato. Mi riferisco alla passione di Cristo in miniatura all’interno di un vecchio granaio, alla casa dell’emigrante, al vecchio baglio e tutto ciò che riguarda la nostra storia a testimonianza che le cose passate non sono perdute. La Passione di Cristo in miniatura –conclude con orgoglio David- ha vinto il premio Geo&Geo “Sicilia da scoprire e amare” per la sua unicità e collocazione. Inserita dentro un granaio dell’800 è rappresentata tutta la Settimana Santa dall’ultima cena alla resurrezione di Cristo. Il compenso della vincita del premio è stato devoluto in beneficenza all’Associazione per la lotta contro i tumori”.

Giacomo Lisacchi