Troina, Centuripe e Regalbuto nel Patto per il Fiume Simeto con altri 7 Comuni del catanese

Patto per il Fiume SimetoI comuni di Troina, Centuripe e Regalbuto, che hanno sottoscritto il Patto per il Fiume Simeto con altri 7 comuni del Catanese, stipuleranno anche la convenzione per la gestione coordinata di alcuni servizi e funzioni. Gli altri comuni del Catanese che sottoscriveranno questa convenzione sono: Paternò, Biancavilla, Ragalna, Santa Maria di Licodia, Adrano, Motta Sant’Anastasia e Belpasso. La convenzione prevede degli strumenti di governance del Patto per il Fiume Simeto, che potranno avere sviluppi ed esiti che vanno ben al di là del semplice accordo per la valorizzazione della Valle del Simeto e per agganciare la strategia nazionale delle aree interne. La convenzione prevede l’istituzione di questi organismi: l’assemblea, il consiglio, il laboratorio e la consulta. Dell’assemblea fanno parte i rappresentanti legali, cioè i sindaci, dei comuni che hanno sottoscritto il Patto per il Fiume Simeto, un rappresentate del rettore dell’Università di Catania e due rappresentanti del Presidio partecipato del Simeto. L’assemblea è l’organo di indirizzo politico del Patto per Il Simeto. Il consiglio è composto dal presidente dell’assemblea, da due rappresentanti degli enti pubblici che hanno sottoscritto il Patto, da un rappresentante dell’Università di Catania e da un rappresentante del Presidio partecipato del Simeto. Il consiglio ha la funzione di eseguire le deliberazioni dell’assemblea. Del laboratorio faranno parte i tecnici-amministrativi dei comuni, uno per ogni comune scelto con criteri meritocratici, e un esperto di sviluppo locale indicato dall’Università degli studi di Catania. Sono compiti del “Laboratorio”, prevalenti ma non esclusivi: la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di lavori pubblici, nonché la direzione dei lavori e gli incarichi di supporto tecnico-amministrativo, agendo a tutti gli effetti in qualità di Ufficio consortile per la progettazione e la direzione dei lavori; l’elaborazione dei documenti di sintesi, il coordinamento tecnico-operativo delle attività e la definizione delle procedure amministrative di attuazione del Patto; la progettazione e il supporto delle attività partecipative del Presidio finalizzate alla formulazione di documenti di indirizzo, proposta, progettazione, ecc. e di tutte quelle attività partecipative di tutti i sottoscrittori del Patto, funzionali all’implementazione del Patto stesso; la promozione di iniziative (quali workshop, concorsi di idee, mostre, tavoli di lavoro, consultazioni, ecc.) atte a rafforzare, anche in fase esecutiva, il carattere partecipativo del Patto; le attività informative e di diffusione dello stato di avanzamento del processo di attuazione del Patto di Fiume, nonché di animazione territoriale e ingaggio. Infine la consulta, di cui fanno parte esperti e specialisti, è l’organo scientifico al quale il laboratorio, il consiglio e l’assemblea possono chiedere pareri.

Silvano Privitera