Nicosia. Tarsu 2012 a carico di un imprenditore “annullata” per “eccesso di potere”

TARSU 2012Nicosia. “Batosta” al Comune dalla sentenza della Commissione tributaria che ha dichiarato nulla una cartella di oltre 5 mila euro emessa dal Comune per la Tarsu 2012 a carico di un imprenditore. Per la prima volta, il Comune è stato condannato alle spese legali del giudizio, perché la Commissione ha ritenuto viziata da eccesso di potere la determina sindacale di adozione delle tariffe. La Tarsu 2012 era stata stabilita da determina del sindaco sulla base del Prospetto dei costi approvato dal consiglio comunale che, però, aveva revocato l’approvazione per approvare, ritenendo di votare favorevolmente la proposta dei dirigenti. Successivamente il sindaco aveva ridotto le tariffe con determina.
La sentenza rende giustizia della illegittimità delle determine sindacali che a partire dal 2009 – spiega l’avvocato Giuseppe Agozzino che rappresenta l’imprenditore – hanno variato le tariffe dei rifiuti. Come ampiamente riconosciuto anche in appello dalla Commissione tributaria Regionale. La Commissione ha ribadito il principio che la potestà tributaria e normativa è del consiglio comunale organo democratico che rappresenta il popolo. Questa tesi è sempre stata avversata dal Comune con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Il sindaco, come correttamente affermato dai giudici, non ha mai potestà normative». La commissione tributaria ha condannato l’Ente alle spese legali, quindi, il Comune non solo non recupererà nulla, ma dovrà pagare al contribuente le spese legali.

Giulia Martorana per il quotidiano La Sicilia