Catenanuova. Scontri verbali fra maggioranza e opposizione, passa delibera avviamento del Paes “patto dei sindaci”

Catenanuova. Ieri sera, votata in consiglio comunale l’adesione al Paes (piani azione energia sostenibile), un progetto con finanziamento europeo definito “Patto dei sindaci”, mirato a favorire l’energia sostenibile e la riduzione dell’emissione di anidride carbonica. Precedenti incontri propedeutici, di diversi sindaci dell’ennese presso il centro servizi della Zona artigiana, per dare il via all’importante progetto relazionato dall’esperto di politiche comunitarie dott.Turi Zinna.
catenanuova PAES
Una ritardata approvazione del bilancio catenanuovese aveva fatto slittare la proposta di delibera, per mancanza di copertura finanziaria, alla scadenza del bando prevista per il 31 gennaio. Ieri sera l’approvazione definitiva da parte della maggioranza consiliare, con l’inattesa reazione della minoranza, rappresentata da “Rinascita per Catenanuova”, capogruppo Castelli, consiglieri, Adele Mazzaglia, Antonella Passero, Gaetano Bartolotta, Irene Punzi, che dopo una scambio di accuse reciproche di inefficienza, di mancato rispetto dei ruoli, di ritardi programmati, ha abbandonato per protesta i lavori, senza espressione di voto in merito. Toni dunque molto accesi, per una iniziativa di sviluppo per i cittadini e per Catenanuova in particolare, che in questo progetto è stato individuato come comune capofila, progetto, primo in provincia. Giustamente soddisfatto il sindaco Biondi che ha rammentato che Catenanuova, su un potenziale di 260 possibili adesioni a livello regionale, si trova al 34° posto fra quelli ratificati potendosi definire un “comune virtuoso”. Il progetto – chiarisce Biondi – mira all’abbattimento dei consumi energetici e riduzione del 20% entro il 2020 dell’emissione di gas serra. I comuni potranno risparmiare il 50% sulla spesa di energia, favorire l’occupazione giovanile. Saranno avviati anche seminari sul risparmio energetico.

Carmelo Di Marco




RIPRENDIAMO E PUBBLICHIAMO DAL QUOTIDIANO LA SICILIA