Enna. Incontro Commissari liquidatori e sindacati sull’Ato Rifiuti

ato rifiutiEnna. Tutto ancora da decidere sul pagamento degli arretrati ai lavoratori impegnati nel servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, l’incontro di venerdì mattina si è concluso con un nulla di fatto e c’è il rischio che il servizio, a causa della protesta dei lavoratori, possa ridursi ai soli servizi essenziali in tutti i comuni. Alla riunioni presenti il commissario straordinario Eugenio Amato, il commissario liquidatore Di Mauro ed il sindaco di Assoro, Giuseppe Bertini, gli altri sindaci hanno preferito, come spesso capita, disertare la riunione per evitare di assumersi delle responsabilità. I sindacati presenti, tutti battaglieri e pronti a scontrarsi con i commissari liquidatori perché sino a questo momento poco o niente si è fatto in favore dei lavoratori e per risolvere i problemi in maniera definitiva, evitando pagamenti a singhiozzo e l’accumulo di arretrati. I rappresentanti sindacali accusano i commissari che i soldi, versati dai comuni, servono per l’acquisto del carburante, per pagare le discarica dove vanno abbancati i rifiuti, mentre nessuno pensa per i lavoratori che si trovano in difficoltà assieme alle loro famiglie. I sindacati spingono perché tutti i comuni pagano quello che c’è da pagare solo così si possono reperire i soldi per il pagamento degli arretrati ai lavoratori. Pare che i due commissari abbiano deciso di inviare delle lettere di sollecito ai sindaci per inviare i soldi per pagare gli operai, ma le lettere lasciano il tempo che trovano,e l’assenza nelle riunioni è sintomo che il problema non si vuole risolvere. Questo comporterà una protesta, probabilmente la prossima settimana, che ridurrà il servizio di raccolta solo agli elementi essenziali, se non saranno pagati gli arretrati. Le parti hanno deciso di incontrarsi la prossima settimana, sperando che la maggior parte dei sindaci siano presenti, in caso contrario i sindacati abbandoneranno la riunione e da quel momento scatterà la decisione di lavorare solo per garantire i servizi essenziali.






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