Enna. Grido d’allarme: fermiamo gli ‘avvoltoi’ del territorio ennese

pali eolici 3Enna. Oltre al disegno di cancellare i presidi istituzionali della nostra provincia, alcuni già attuati (Banca d’Italia, Tesoreria dello Stato, Camera di Commercio), altri annunciati (Prefettura), vi sono in atto altri tristi obiettivi riguardanti l’azzeramento di tutto ciò che si è costruito nei decenni trascorsi. Primo fra tutti la distruzione del patrimonio boschivo delle zone interne per ‘foraggiare’ gli impianti di Biomasse e in second’ordine, non meno invasivo, la volontà da parte dei “signori” del vento di realizzare dei mega parchi eolici. Alla notizia della sentenza favorevole presso il Tar di Palermo del ricorso per motivi ambientali contro la realizzazione del parco eolico di Rossomanno e Grottacalda – programmato circa due anni fa, il cui esito si deve alla caparbia ‘attenzione’ di Giuseppe Maria Amato e di un palermitano al quale sta a cuore le sorti del nostro territorio – è di questi giorni un nuovo grido di allarme riguardo alle istallazioni dei parchi eolici nelle zone di maggior interesse ambientale della nostra provincia. Si hanno notizie che per la contrada Mandrascate, nei pressi di Valguarnera, a ridosso di Rossomanno, sono state chieste le autorizzazioni (sembra che la pratica sia già presso la Soprintendenza) a realizzare ben 16 pali eolici per la produzione di 32 megawatt. Inoltre, si stanno rispolverando circa 50 progetti di parchi eolici, archiviati nel 2006, tutti da realizzare nel territorio provinciale. Inoltre, sembrerebbe che nei pressi di Piazza Armerina, sul monte Lupo, vogliono far sorgere un mega parco eolico, frutto di un recente progetto. Molti i commenti già apparsi in rete per lo scempio e la devastazione del territorio provinciale che i “signori del vento” vogliono compiere.

Salvatore Presti

Salvatore Presti Enna