Enna. Assoconsumatori: il bluff del deposito cauzionale e partite pregresse

bolletta acquaEnna. Continua la “battaglia “ sul caro acqua, dalla documentazione in possesso di Assoconsumatori, che si riservano di produrre alle autorità competenti, emerge in modo chiaro che:
1° relativamente al deposito cauzionale le somme sono state già versate dai cittadini ai precedenti gestori; in particolare le somme versate all’EAS, come da documentazione, devono essere rimborsate da Acquaenna. Tale rimborso dovuto di diritto non può essere subordinata alla presentazione di ricevuta, poiché i gestori devono, e non potrebbe essere altrimenti, avere gli elenchi delle somme versate.
2° relativamente alle partite pregresse occorre una volta per tutte, chiarire, agli utenti che le somme richieste non sono conguagli sui consumi o su maggiori consumi effettuati dagli utenti negli anni 2005 /2010 ma sono somme che “qualcuno” vorrebbe attribuire agli utenti per mancati guadagni da parte di Acquaenna. Si tratterebbe di somme dovute dall’ATO-idrico ad Acquaenna in ragione degli effetti dei dati viziati di gara. In parole povere che cosa è successo: il consorzio ATO-Idrico ha predisposto un bando di gara per l’affidamento del servizio idrico, sulla base di un piano d’ambito; tale piano d’ambito è stato predisposto dalla Sogesid che sbagliando le previsioni ha fatto guadagnare meno ad Acquaenna. Tali somme chiamate partite pregresse non sono altro che, a titolo esemplificativo :
minori ricavi per minore volumi di vendita, € 12.305.347,52;
minori ricavi per canone di depurazione, € 1.047.482,01;
progetto allineamento anagrafiche € 1.486.166,68
remunerazione capitale investito € 4.491.877,34 .
E, fa presente Assoconsumatori, si potrebbe continuare fino ad un totale di 22 milioni di euro. Tale la somma che gli ignari cittadini dovrebbero ad Acquaenna, nei prossimi 10 anni, a titolo di partite pregresse 2005/2010.