Nicosia. Il Comune condannato dal Cga per i lavori su San Vincenzo

san vincenzo ferreriNICOSIA. Dopo un lungo contenzioso il Cga ha accolto il ricorso della ditta “Restaura di Licciardello Mario” che aveva chiesto l’annullamento  dell’aggiudicazione ad altri ditta, dei lavori di restauro della chiesa di San Vincenzo Ferreri. Il Comune è stato condannato a risarcire il danno all’impresa oltre che a rimborsare le spese legali sostenute dalla Licciardello in primo e secondo grado. Inoltre il Comune ha pagato anche l’onorario al proprio legale, avvocato Antonino Farinella per complessivi 6 mila euro. Una vicenda che si conclude con pesanti costi per l’Ente. La gara era stata aggiudicata provvisoriamente a “Restaura” di Acireale con un ribasso del 24,4459% e seconda aggiudicataria era stata proclamata la “Franco Santo” con un ribasso del 24,4447%. L’impresa “Franco Santo” il 31 gennaio aveva annunciato l’intento di presentare ricorso ed aveva chiesto l’annullamento in autotutela dell’aggiudicazione alla Restaura, con l’aggiudicazione in proprio favore. Meno di un mese dopo l’Ufficio tecnico comunale che ha curato la gara, annullata la precedente decisione, aveva riaperto la gara ed aggiudicato i lavoro alla “Franco” La “Restatura”, aveva impugnato l’intera procedura dinanzi al Tar di Catania che però aveva negato la sospensiva dell’aggiudicazione. La gara d’appalto, bandita dal Comune era stata dichiarata definitivamente assegnata malgrado ancora il Tar di Catania non si fosse pronunciato sul ricorso dell’impresa “Restaura di Licciardello Mario”. Il Tar aveva rigettato la richiesta di sospensiva, ma c’era stata l’impugnazione al Cga che ha dato ragione al ricorrente al quale adesso il Comune dovrà rimborsar le spese legali e risarcire il danno per la mancata aggiudicazione e, quindi, per il mancato reddito che sarebbe derivato dai lavori. In più l’Ente deve pagare l’onorario al proprio legale. La decisione di far eseguire i restauri anche senza la decisione del tribunale amministrativo era stata presa per evitare la perdita del finanziamento  da circa 400 mila euro, che era stato erogato dalla Presidenza del Consiglio per rendere fruibile la chiesa che custodisce affreschi di Guglielmo Borremans.

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