Ennesimo scippo dei fondi Pac e Fsc, Ance protesta

pirrone_vincenzoEnna. L’Ance regionale e provinciale contestano l’ennesimo “scippo” di fondi Pac (673 milioni) e di fondi Fsc (261 milioni), che è stato deciso dalla Giunta regionale per cercare di far quadrare il bilancio. ”Il prelievo – dichiara Vincenzo Pirrone, presidente provinciale Ance – servirà ancora una volta a coprire il debito di bilancio, ma per finalità diverse da quelle previste dalle rispettive leggi che regolano i due fondi. Ancora una volta la Regione li sottrae agli investimenti infrastrutturali e di sviluppo per pagare gli stipendi di precari e forestali”. Per Ance regionale e provinciale questo significa che per non fare “macelleria sociale” nel precariato pubblico improduttivo si sceglie di fare macelleria sociale nel privato, fra coloro che rappresentano il settore portante dell’economia siciliana e che si guadagnano da vivere producendo con onestà per il bene e la crescita della collettività. “Se l’Ars – evidenziano i dirigenti di Ance – non dovesse trovare il coraggio e il senso di responsabilità per bloccare questo disastro, il settore edile siciliano morirà definitivamente. Non ci resterà che consegnare a Palazzo d’Orleans camion, pale meccaniche e tutti i mezzi di cantiere ormai fermi da tempo: troverà il governo il modo per utilizzarli al meglio pagando al nostro posto assicurazioni e bolli”. La protesta degli edili è forte e ci sono le premesse per una manifestazione di protesta nei confronti del Governo regionale, che non ha capito quale danno enorme vuole fare nei confronti di coloro i quali, come gli edili, rappresentano, assieme all’agricoltura, il comparto più produttivo dell’economia siciliana, quella che regge la realtà lavorativa della Regione.

a cura di Gildo Matera