Assoconsumatori plaude alle iniziative che considerano l’acqua “bene comune”

acqua bene comuneAssoconsumatori Enna apprende che il Sindaco del comune capoluogo ha espresso, come atto di indirizzo, la considerazione che l’acqua è un “bene comune”, certo, “essendo giunto a fine mandato lascia l’amaro in bocca, ma come si suole dire: ”meglio tardi che mai”, specifica Pippo Bruno delegato provinciale Assoconsumatori. “In questo momento molteplici sono le affermazioni dei vari candidati sindaci sull’acqua e sui rifiuti bisogna vedere se saranno mantenute le promesse, speriamo di si – continua Bruno – aspetto, pregnante, assume l’iniziativa del Sindaco e dell’Amministrazione di Troina che si esprime per la rescissione della convenzione per inadempienza di Acquaenna, non essendo stato versato il canone di gestione a norma dell’art.19 della convenzione che determina, sulla base dell’art. 38, la rescissione per inadempienza contrattuale, cosa che i cittadini si auspicano. Certo in provincia il primo consiglio comunale che ha posto la questione è stato quello di Calascibetta che ha impegnato il Sindaco Cucci ad esperire ogni azione per la rescissione della convenzione. Anche se non ci risulta che siano stati posti in essere fatti i concreti da parte dell’amministrazione di Calascibetta in difesa dei cittadini. Si ha notizie, se fondate o meno, non sappiamo, ma sembra che in un incontro con il commissario liquidatore dell’ATO parte dei Sindaci, sarebbe interessante leggere i verbali di quella riunione, si siano espressi per la non rescissione della convenzione, cosa che spinge, fra l’altro, il commissario al riconoscimento delle partite pregresse per il 2011, altri milioni che secondo qualcuno debbano essere pagati dagli utenti, cosa che non ha ,secondo noi, alcun fondamento giuridico. Auspichiamo che le lodevoli iniziative dei sindaci di Enna e Troina siano seguite da altri colleghi nell’interessa del bene comune. Vale la pena segnalare ai sindaci timorosi il buon esempio del comune di Melilli che a seguito di battaglia legale è stata dalla Cassazione annullata la gara di affidamento alla SAI 8, la regione a quel punto ha dovuto emanare la legge n.12 del 20.5.2014 con la quale i Comuni del siracusano si possono gestire autonomamente o associati la distribuzione dell’acqua, quindi, in parole povere è un fatto di volontà”.