Consorzio Bonifica Enna, comuni Centuripe, Regalbuto e Troina nel Patto di Fiume Simeto

Silvana Ranza Patto Fiume SimetoPer Silvana Ranza, presidente del Presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto, è motivo di soddisfazione aver appreso che in Sicilia ci sono altre comunità che vogliono fare lo stesso percorso del Patto di Fiume Simeto per la gestione partecipata del rischio alluvioni. “Un giorno dopo l’incontro sulla gestione del rischio alluvioni nella valle del Simeto, tra la Regione Siciliana e il Patto di Fiume Simeto, svoltosi a Regalbuto il 4 giugno, l’ing. Nino Lo Bello del Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’Assessorato regionale energia mi ha inviato un mail per dirmi che ci sono altre comunità che vogliono fare le stesse che stiamo facendo noi e che vorrebbe metterle in contatto con noi per fare rete e dare loro dei consigli”, ci ha detto Silvana Ranza. Oltre al Presidio partecipativo, che è espressione delle associazioni della società civile, hanno sottoscritto la convenzione quadro di costituzione del Patto di Fiume Simeto: Università di Catania, Consorzio di Bonifica di Enna e i comuni di Centuripe, Regalbuto, Troina, Adrano, Biancavilla, Belpasso, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Ragalna e Santa Maria di Licodia. Nell’incontro di Regalbuto si è parlato della gestione dei rischi di alluvioni, che incombono su un territorio molto fragile sotto il profilo idrogeologico. L’approccio alla gestione di questo rischio è innovativo perché si basa su una struttura di governance territoriale nella quale si integrano sinergicamente le competenze tecniche ed amministrative delle istituzioni pubbliche e il ruolo delle associazioni di cittadinanza attiva delle comunità locali. E’ un modello di governance che con il Patto del Fiume Simeto si vuole applicare ai processi di sviluppo locale ecompatibile, inteso come sviluppo economico e sociale rispettoso dell’ambiente e dell’identità territoriale. Rispetto alle precedenti esperienze, non riuscite, di sviluppo locale (Patti territoriali, Gruppo di azione locale (Gal) Leader, Progetti integrati territoriali), che avevano visto come attori principali le istituzioni pubbliche, quella che stanno vivendo con il Patto di Fiume Simeto i 10 comuni, il Dipartimento di architettura ed urbanistica dell’Univesità di Catania, il Consorzio di bonifica di Enna e il Presidio partecipativo si caratterizza per la stretta collaborazione tra istituzioni e realtà associative locali. Il limite delle precedenti esperienze di sviluppo locali è stato la scarsa sensibilità istituzionale nel coinvolgimento delle realtà sociali. “E’ un progetto ambizioso, il nostro, che si propone un cambio culturale da realizzare con il contributo di tante persone e con la collaborazione di tante sensibilità, intelligenze e professionalità”, ha dichiarato la presidente Silvana Ranza.

Silvano Privitera





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