Assoconsumatori Enna: fine di un sistema, rimangono i problemi

enna maurizio dipietro 150617 insediamentoL’associazione che ha sempre combattuto il sistema Enna – è la nota diffusa da Pippo Bruno di Assconsumatori – sin da quando si costituì l’ATO-rifiuti prima e l’ATO-idrico poi, saluta positivamente i cambiamenti che le amministrative hanno determinato in provincia prima, ed a Enna poi, con l’elezione del neo sindaco Maurizio Dipietro (foto: Dipietro al momento dell’insediamento). Certo la caduta del leader maximo pone in crisi tutto il sistema enna ed occorre, finita la festa, porre mano, urgentemente, ai problemi per cui i cittadini hanno bocciato il crisafullismo. Certo molte sono le incognite perché molti lupi si camuffano sotto il cambiamento di Dipietro, in una sorta di: “tolto Mirello adesso tocca a noi…..”. Stolto chi pensa che le elezioni siano la panacea, adesso occorre affrontare i problemi che sono di fronte ai cittadini: rifiuti ed acqua innanzitutto. Primo impegno per i Sindaci che fino ad ieri erano appiattiti al sistema Enna, sarà la rescissione della convenzione con Acquaenna visto che la stessa non ha versato il canone di gestione previsto dall’articolo 19 della convenzione, fatto che comporta l’applicazione dell’art. 38 della convenzione che appunto determina, se richiesta, la rescissione della stessa. Dipenderà dall’assemblea dei sindaci prevista per giovedì 18 far si che le aspettative dei cittadini, espresse nel referendum del 2011, ritorno dell’acqua pubblica, possano divenire realtà. In una società civile è inconcepibile ciò che è successo ad Aidone dove dai rubinetti scorre un liquido marrone che deve essere pagato come acqua potabile, nel silenzio degli organismi istituzionali. In Sicilia 134 comuni si gestiscono l’acqua in modo diretto ed a questi si sono uniti i comuni della provincia di Siracusa a seguito di un ricorso formulato dal comune di Melilli e della conseguente legge 12 del 2014 della regione. Avranno i Sindaci il coraggio di applicare la legge e rescindere la convenzione o si continuerà nella solita solfa, tanto a pagare sono i cittadini? Sarebbe un tradimento, proprio l’indomani della caduta del sistema Enna. Evidentemente allora, ai cittadini rimarrà un’unica ipotesi: riappropriarsi della politica sana, non essendo la politica mera spartizione di incarichi.
Pippo Bruno conclude: “Come associazione in questi dieci anni siamo stati, imperterriti, oppositori del sistema Enna saremo anima critica ed osservatrice degli sviluppi della situazione pronti ad adoperarci per i diritti dei cittadini nel rispetto delle leggi dell’unico Stato, e non del feudo Enna”.