XXIII anniversario della fondazione del Circolo dei gaglianesi del nord Italia

Gagliano. Si è svolto in un clima di grande amicizia e senso di comunità il ventitreesimo anniversario della fondazione del Circolo dei gaglianesi del nord Italia. A Vignate, in provincia di Milano, si sono radunati un centinaio di gaglianesi emigrati in varie parti del nord.
Gaglianesi del nord
Tutti conservano la nostalgia e l’amore per il proprio paese natio, per questo a portare i saluti della comunità gaglianese sono giunti in Lombardia l’assessore al turismo, Aldo Di Cataldo, e l’arciprete Pietro Antonio Ruggiero. Il raduno è cominciato con una messa celebrata da don Ruggiero, a cui ha fatto seguito il pranzo. Un momento ricco di aneddoti e racconti personali, che si sono intrecciati con i discorsi ufficiali e i saluti del presidente del Circolo, dell’assessore e dell’arciprete. Pur non essendo presenti, hanno mandato il loro saluto l’arciprete emerito Vito Vasta, padre Agostino Pappalardo e la presidente del circolo degli anziani di Gagliano. “Dopo ventidue anni di incontri che vertevano nella maggior parte dei casi sulla rappresentanza – ha detto il presidente del Circolo dei gaglianesi del nord Italia, Michele Fiorenza – da questo momento si volta pagina. Vogliamo dar voce e sostanza al nostro statuto e in particolar modo all’articolo nel quale si dichiara che la nostra associazione si fa promotrice di scambi a carattere turistico e culturale, allacciando i rapporti operativi con enti e organismi analoghi. Intendiamo anche organizzare convegni, feste e iniziative utili alla valorizzazione della cultura e della tradizione siciliana. Da circa due anni nella nostra Gagliano notiamo un fermento, una voglia di fare e tantissima disponibilità da parte di tutti e in particolare delle istituzioni. Crediamo quindi che ci siano tutte le condizioni per far bene e dare un apporto anche noi per quello che ho definito il Rinascimento di Gagliano”. Parole di stima e collaborazione sono giunte anche dall’assessore Di Cataldo, che ha precisato: “Questa non deve essere l’unica giornata dell’anno in cui ci ricordiamo e collaboriamo con i nostri concittadini che vivono lontano da noi”.

Valentina La Ferrera




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