Parte il “Cammino di San Felice – il cammino francescano di Sicilia”, organizzato dai frati cappuccini di Nicosia

beatofeliceNicosia. Parte oggi il “Cammino di San Felice – il cammino francescano di Sicilia”, organizzato dai frati cappuccini di Nicosia con la collaborazione di alcuni laici. Da oggi, fino a domenica, i pellegrini percorreranno 60 chilometri a piedi in quattro giorni, attraversando i comuni di Tusa, Pettineo, Motta d’Affermo, Mistretta e Nicosia. Il percorso, che intreccia fede e natura, includerà in futuro anche i comuni di Sperlinga e Castel di Lucio. I pellegrini attraverseranno due province, tra Nebrodi e Madonie, sulle umili orme di San Felice da Nicosia. Ormai da alcuni anni il Cammino è una realtà che assume sempre maggiore risonanza in ambito regionale, grazie alla rete delle “Vie sacre di Sicilia” e al “Cammino di San Nicolò Politi”, ma anche grazie ai progetti di valorizzazione culturale ed ambientale del territorio, presentati all’assessorato regionale del turismo nell’ambito del bando pubblico “Culto e cultura” sul turismo religioso. Il Cammino si propone di diventare un percorso fruibile per gli amanti dell’escursionismo e dei borghi montani in qualsiasi periodo dell’anno, richiamando nei territori interessati un movimento di visitatori e pellegrini sul modello consolidato del “Cammino si Santiago”. Su questo si sta già lavorando, pertanto gli organizzatori si appellano alle comunità locali coinvolte, affinché possano cogliere questa opportunità e trasformarla in occasione concreta di sviluppo a tutti i livelli. Il “Cammino di San Felice” quest’anno assume particolare rilevanza, in quanto ricorre il terzo centenario della nascita del Santo, avvenuta il 5 novembre 1715. Oltre ad essere un pellegrinaggio è una festa ed un momento di evangelizzazione, dove i protagonisti sono non solo i pellegrini, ma anche i cittadini delle comunità attraversate dal Cammino. Ciascun paese coinvolto potrà dare alla carovana di San Felice un segno di accoglienza, mettendo a disposizione strutture per il pernottamento nei sacchi a pelo, locali di ristoro, bagni e docce, lavanderie, pulmini, o altro. Tutto ciò favorirà il dialogo e la collaborazione.

Valentina La Ferrera