Assoconsumatori su sospensione temporanea del punto nascita di Nicosia

Nicosia Ospedale BasilottaNicosia. “E’ notizia di questi giorni l’imminente sospensione del punto nascita di Nicosia. Tale decisione dell’azienda sanitaria di Enna adottata con delibera del 13 agosto 2015 n. 612, di concerto con l’assessorato competente muove dalla necessità di mettere a norma il punto nascita in conformità ai requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi. Appare conseguenziale ritenere che tutta l’utenza relativa al punto nascita di Nicosia sarà trasferita all’unico punto nascita dell’Umberto 1° di Enna” così inizia una nota stampa dell’Assoconsumatori tramite il portavoce ennese Pippo Bruno, che continua: “Tanto premesso, sorge spontaneo chiedersi: esiste una ambulanza medicalizzata atta ad assicurare un trasporto sicuro alle gestanti, anche tenuto conto del pessimo stato delle strade in cui versa l’area nord della nostra ex provincia? Presso l’Umberto 1° d i Enna sussistono tutti i requisiti richiesti per assicurare alle gestanti ed al nascituro pronta assistenza e sicurezza ? Il personale in servizio attualmente in servizio, nei reparti afferenti il punto nascita (ginecologia ed ostetricia, utin ed anestesia e rianimazione, è conforme alla dotazione organica necessaria, sia per il personale medico che di comparto? L’Utin, unità terapia intensiva neonatale, come gli altri reparti interessati, hanno personale sufficiente a garantire l’attuale richiesta di assistenza; saranno in grado di assicurare assistenza in sicurezza al nuovo flusso proveniente dall’area nord della ex provincia di Enna? Come mai si è giunti a tale rimedio estremo della sospensione senza avere posto in essere per tempo e con la dovuta gradualità ogni azione atte a scongiurare tale situazione emergenziale? Assoconsumatori, al fine di ottenere una risposta ai quesiti su esposti, in particolare sulla garanzia dei livelli essenziali di assistenza a tutti gli utenti della provincia di Enna, senza distinzione di collocazione geografica chiederà un incontro urgente alla direttore generale dott.ssa Fidelio, riservandosi ogni azione a difesa del diritto alla salute degli utenti”.