Enna. Rifiuti: assemblea dei sindaci della nuova Srr

rifiuti pallaEnna. Problemi del personale, dello sciopero di dipendenti che hanno bloccato l’impianto di compostaggio di Dittaino, dello sciopero della fame di quelli che si trovano al Centro di Raccolta, il compenso ai due commissari liquidatori sono stati gli argomenti tratti nella riunione della società Srr, riunione che ha visto la presenza della maggior parte dei sindaci con pochi assenti. Punto nodale il diritto a transitare alla nuova Srr del personale, argomento su cui si stanno battendo i sindacati, non determina automaticamente il passaggio che dipende dalla struttura che avrà ogni singolo Aro e della Srr stessa, nonché della società di scopo che dovrebbe gestire le strutture sovracomunali.
Presenti il CDA della Srr, i sindaci di Regalbuto, Francesco Bivona, Francesco Sinatra e Giuseppe Bertini, il Commissario regionale Eugenio Amato, il Collegio di liquidazione dell’Ato Enna Euno Spa, Dott. Antonino Di Mauro e Dott. Fabio Ginevra, nonché il collegio sindacale.
Il passaggio dei dipendenti dall’Ato alla Srr è stato sottoposto al vaglio di un legale che ha esaminato ogni singolo caso esprimendo un parere. Pare che tutti i dipendenti avrebbero titolo al passaggio seppur siano state fatte delle forzature in passato per cui i precedenti amministratori sono stati perseguiti per le loro responsabilità. Ma nonostante questi passaggi forzati i lavoratori hanno conquistato il diritto di rimanere almeno come potenzialmente assorbibili dal nuovo sistema. Dovrà essere la Regione a sciogliere definitivamente i nodi della questione. Ma tale passaggio sarà molto lento come dimostra l’esperienza delle altri Srr.
Per cui alcuni Comuni come Nicosia ora e prima Piazza Armerina hanno difficoltà ad avviare il funzionamento della loro Aro, proprio perché non esiste ancora un documento che cristallizzi il passaggio degli aventi diritto, almeno relativamente e per Nicosia per cui quest’ultimo comune rischia di rimanere bloccato se la Regione non esiterà velocemente la lista degli aventi diritto. Per quanto riguarda poi invece gli esuberi si pone il problema di elaborare un serio piano industriale per evitare i licenziamenti. Tra pre pensionamenti e cambio di mansioni si potrebbero evitare i licenziamenti degli amministrativi. Occorre capire, però, se i lavoratori e i sindacati saranno favorevoli a cambi di livello verso il basso e possibilmente alla diminuzione di orario di lavoro. Finora gli amministrativi non hanno preso lo stipendio perché i soldi che i Comuni sono disposti a pagare non sono sufficienti a pagare tutti i dipendenti e qualche comune non ha pagato. Dall’altro lato i Sindaci non possono estorcere ai propri cittadini tasse esose per la spazzatura, tenuto conto della elevata tassazione. Gli impiegati amministrativi hanno per questo proclamato lo sciopero della fame. Il sindaco di Nissoria, Armando Glorioso, ha riferito all’assemblea della Srr il messaggio che gli stessi lavoratori hanno chiesto attraverso lo stesso venisse consegnato verbalmente e cioè del grande disagio che essi provano e della loro intenzione di continuare a oltranza lo sciopero. Si è anche parlato del compenso ai commissari di liquidazione (29 mila euro) argomento spinoso per mancanza di soldi, se ne parlerà la prossima volta.






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