Enna. Manifestazione Cgil Cisl Uil del 31 ottobre

cgil_cisl_uil 145Comunicato sindacale. Enna vive un vero momento di grande difficoltà e di emergenza, lo sfascio è in tutti i settori! Proprio per questo i tre segretari Cgil Cisl e Uil, Rita Magnano, Tommaso Guarino e Vincenzo Mudaro, il 31 ottobre dalle ore 9,30 alla Sala Cerere di Enna, chiederanno sviluppo-lavoro-legalità e un radicale cambio di marcio.

La Manifestazione del 31 ottobre serve anche per denunciare la desertificazione economica e il disastro sociale che vive il territorio ennese.

La situazione del lavoro non migliora. Continuano le crisi aziendali, i fallimenti, continua il ricorso alla cassa integrazione e anche ai licenziamenti, individuali e collettivi.
Ad Enna il lavoro è cambiato non tanto e non solo per la crisi, ma è cambiato soprattutto per la difficoltà economica e strutturale del territorio, che ha precarizzato i rapporti di lavoro oltre a ridurre drasticamente il numero di occupati.

​Cgil Cisl e Uil di Enna sono consapevoli che li aspettano sfide nuove, infatti non è possibile immaginare un territorio che continui a vivere di rendita, bisogna quindi pensare a costruire un territorio che viva e favorisca la produzione di reddito.

Diversi i punti della piattaforma stilata da Cgil Cisl e Uil per chiedere finalmente la svolta e l’uscita dell’empasse in cui si trova da anni la Sicilia e il nostro territorio in particolare: chiarezza sui conti della Regione con una riqualificazione della spesa e i tagli agli sprechi, la lotta all’evasione, misure di inclusione sociale e contrasto alla povertà e sostegno delle persone non autosufficienti, il finanziamento degli ammortizzatori sociali, la creazione della centrale unica degli acquisti, costi standard e taglio delle consulenze e degli sprechi, la riforma e ammodernamento dell’amministrazione regionale, il superamento dell’impasse sulla riforma delle Province, e ancora la soluzione delle principali vertenze industriali del territorio, interventi per le infrastrutture (collegamenti stradali e ferroviari), la riforma della Formazione professionale e degli Sportelli Multifunzionali, la programmazione dei 12 miliardi d’investimenti Ue per il prossimo decennio, dire no alla soppressione della Prefettura, rilanciare la zona industriale di Dittaino.

Rita Magnano, Segretaria Cgil, ha spiegato che bisogna coinvolgere i lavoratori che vivono situazioni di pesanti vertenze e i pensionati dei quali conosciamo e rappresentiamo il disagio.
Occorre , continua Magnano, smascherare una classe politica, che, a tutti i livelli (dal livello locale a quello nazionale), in troppi casi continua ad occuparsi e preoccuparsi degli assetti di potere, piuttosto che impegnare tutte le energie, le intelligenze e le risorse necessarie ad affrontare le priorità, le emergenze, le sofferenze delle nostre comunità.

Tommaso Guarino, Segretario Cisl, afferma che la disoccupazione, il precariato, la povertà, la mancanza di prospettive per i giovani, la desertificazione delle (poche) realtà produttive rimaste nel nostro territorio,lo sfascio di interi settori (solo per esemplificare: dall’edilizia alla formazione professionale, passando per l’abbandono del territorio – ai forestali – al commercio…) tutti i settori gridano l’insipienza, i ritardi, l’approssimazione, gli errori di una cattiva politica che pensa solo alle poltrone e non al benessere dei cittadini. Bisogna riconoscere, continua Guarino, che i comuni (e quindi, soprattutto i cittadini più fragili) sono all’asfissia per il mancato trasferimento di fondi da parte dello Stato e della Regione ma è a causa della mancanza di pianificazione strategica se alcuni problemi a livello locale, (rifiuti, energia, acqua, infrastrutture) sono ben lontani, dalla soluzione.

Vincenzo Mudaro, Segretario Uil, ribadisce che nessuna~prospettiva si apre per i giovani, mentre per i precari storici non arriva ancora la stabilizzazione e diventa sempre più difficile ottenere l’ennesima proroga dei contratti.I dati della crisi parlano chiaro: i disoccupati, sono il doppio rispetto alla media nazionale. Necessaria la svolta che deve passare – aggiunge Mudaro– dall’apertura di tavoli di confronto sulle vertenze ‘storiche’ mai risolte e occorre convocare subito i Sindacati per definire una strategia per uscire dalle emergenze, poiché si acuisce il pericolo di gravi tensioni sociali.

In conclusione, i Segretari Generali Ennesi di Cgil Cisl e Uil invitano, alla partecipazione ed ad una mobilitazione massiccia, visibile e compatta di tanti lavoratori, pensionati, disoccupati per chiedere tutti insieme a gran voce, una svolta vera, di responsabilità e consapevolezza, che determini una inversione dell’andamento deficitario del territorio e delinei un’unica strategia per impedire il crollo economico ed arginare il disastro sociale che la comunità sta già vivendo.