Valguarnera sarà dichiarato Comune denuclearizzato

paese denuclearizzatoValguarnera sarà dichiarato Comune denuclearizzato. Dopo l’approvazione il mese scorso dell’atto di indirizzo da parte della giunta Comunale, il Consiglio Comunale nella seduta dell’altra sera ha posto il sigillo definitivo. La proposta è passata con i soli voti della maggioranza visto che l’opposizione aveva da poco abbandonato l’aula per altri motivi. Si apre adesso una piccola breccia dopo i numerosi allarmi lanciati nei mesi scorsi da Legambiente e dal M5S, sull’ipotesi di installare in alcune parti del territorio ennese siti di stoccaggio, smaltimento, conservazione di rifiuti speciali e nello specifico addirittura di scorie ad origine “radioattive”. L’amministrazione comunale guidata da Francesca Draià, aderendo ad una proposta formulata dal M5S locale, ha avviato le procedure portandole a buon fine. “Quando vengono avanzate proposte che vanno a vantaggio della collettività, questa amministrazione è disponibile a portarle avanti senza alcun tentennamento”- ha dichiarato il sindaco durante i lavori del Consiglio. La battaglia in provincia, come abbiamo detto, oltre che da Legambiente che ha invitato tutti i Comuni ad aderire alla mobilitazione generale per il clima contro il nucleare e di garantire la massima trasparenza nell’individuazione di siti di stoccaggio per rifiuti radioattivi, la sta conducendo in Provincia, in modo serrato, pure il Movimento 5 Stelle. A tale riguardo i responsabili locali del M5S locale, avevano chiesto tempo fa all’Amministrazione Comunale di quantificare l’eventuale numero dei siti localizzati nel territorio di Valguarnera ed utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti speciali e di elencarne la loro disposizione indicandone foglio e particella. L’amministrazione Draià ha colto subito la palla al balzo ed ha posto le basi per rendere off limits il territorio cittadino, in considerazione del fatto che sarà resa pubblica la Carta Nazionale delle reti potenzialmente idonee ad ospitare il deposito di rifiuti radioattivi. “Condividendo- aveva affermato in precedenza il sindaco Francesca Draià- la preoccupazione per il nostro territorio che venga individuato come sito di deposito di scorie radioattive, che punta ad uno sviluppo di una agricoltura a prevalenza biologica, riteniamo che è compito nostro e del Consiglio Comunale porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di salvaguardare l’identità e la salute dell’ambiente e della popolazione, rilevato che ad oggi non esistono soluzioni concrete al problema dello smaltimento dei rifiuti radioattivi”.

Rino Caltagirone