Assoconsumatori: su bollette TARSU 2009/2010: “Chi sbaglia paghi!”

attenzione-tarsuIl Consiglio Comunale di Enna all’unanimità temporeggia sulle bollette Tarsu del 2009/2010, in attesa che il prof. Pignatone, opportunamente sollecitato, esprima il suo parere sulla loro legittimità. Un temporeggiamento che, secondo noi, non ha una sua fondatezza in considerazione che la Commissione Tributaria Provinciale alla quale i cittadini si sono rivolti, anche su nostra sollecitazione attraverso i ricorsi, ha già espresso la decisione che le tariffe Tarsu approvate dalla giunta comunale sono illegittime. Ancora una volta si prende tempo, mentre i cittadini vogliono risposte chiare e concrete. Dal consiglio comunale un appello è stato lanciato verso l’equità sociale tra coloro che hanno pagato, la minoranza, e coloro che non hanno pagato e che si sono visti accolti il ricorso. Certo, non vi possono essere delle differenze di trattamento tra i cittadini, pertanto in un concetto di equità, ai contribuenti che hanno pagato il 2009 dovrebbero essere restituite le somme illegittimamente richieste ed incassate, chiamando al danno erariale chi ha sbagliato. Purtroppo fino ad oggi tutti gli amministratori hanno scaricato sui cittadini gli errori della cattiva politica che ha inteso fare clientele sulle spalle e con i soldi degli ignari utenti. NOI diciamo basta a questa filosofia, ed affermiamo : “ Chi sbaglia paghi!” Fortunatamente questo logica qualche Corte dei Conti incomincia ad applicarla (vedi sentenza Corte dei Conti Lazio) che chiama al danno erariale un sindaco ed un dirigente per non aver svolto il proprio dovere. Aspettiamo, quindi, il parere che ultimamente è stato richiesto e auspichiamo che si introduca questa logica: ”Chi sbaglia paga!” ed allora vedremo che i politici e gli amministratori finiranno col fare clientele con i soldi dei contribuenti, spesso ignari di ciò che avviene nelle stanze del potere. La nostra associazione che pone a pilastro della vita civile la LEGGE consiglia di rivolgersi, attraverso i dovuti ricorsi, alla Commissione Tributaria Provinciale che fino ad oggi è stata l’unico organo giurisdizionale di garanzia per i cittadini, in considerazione che la politica, di qualsiasi colore, si è sempre auto protetta.

Pippo Bruno – delegato provinciale Assoconsumatori