Investimenti crypto: facciamo il punto sulle criptovalute più interessanti del momento

Le borse internazionali dall’inizio di Gennaio hanno realizzato performance molto positive, non a caso alcuni benchmark azionari europei hanno recuperato tutta la perdita accusata nel corso del 2022. Nello stesso frangente, però, il mercato delle criptovalute è riuscito a fare addirittura meglio, a maggior ragione se si considerano le condizioni in cui versava il comparto alla fine dello scorso trimestre: difatti, sebbene il valore della capitalizzazione sia ancora ben distante dai top più recenti -che coincidono in realtà con i massimi assoluti-, le quotazioni della maggior parte degli asset digitali hanno registrato rialzi che vanno da 30 a 100 punti percentuali nei casi migliori. Naturalmente la dinamica descritta non è passata inosservata. Per questo motivo fra gli investitori sta maturando l’idea di comprare criptovalute per evitare di rimanere fuori da un’eventuale nuova bull run.

Non bisogna dimenticare che attualmente gli analisti non ritengono inficiate le strutture ribassiste di lungo termine dei prezzi delle crypto. Pertanto chi è interessato a investire sul comparto dovrebbe allocare le risorse destinate all’immobilizzazione, tenendo conto del proprio profilo di rischio e orizzonte temporale. Solo attuando un approccio speculativo, con rigide regole di money management, si può valutare l’opportunità di negoziare sottostanti che hanno partecipato marginalmente al rialzo generale del comparto.

Crypto: la situazione degli asset ad alta capitalizzazione

Osservando la dinamica dei corsi del Bitcoin, la criptovauta più rappresentativa dell’ecosistema digitale, si può notare come le quotazioni abbiano definitivamente recuperato i valori di Novembre scorso e stiano provando a forzare l’importante area resistenziale che coincide con i top di Agosto 2022. Secondo gli addetti ai lavori è molto probabile che la struttura tecnica del sottostante necessiti di una fase di accumulo, per potersi lasciare alle spalle anche i 25000 dollari e provare eventualmente un attacco al canale compreso tra i 28000 e i 30000 dollari.

Rivolgendo l’attenzione ad Ethereum, la seconda valuta virtuale per importanza nel settore, si ha evidenza di come le quotazioni siano ancora abbastanza distanti dai valori fatti registrare tra Agosto e Settembre, ossia la fascia di prezzo delimitata da 2000 e 1800 dollari. Gli esperti sono del parere che questi livelli rappresentino uno spartiacque di grande rilevanza, in quanto un’eventuale rottura al rialzo neutralizzerebbe l’impostazione ribassista del trend di lungo periodo.

La rinascita del progetto Solana

Al di fuori degli asset digitali ad elevata capitalizzazione è particolarmente interessante la configurazione tecnica di Solana: la giovane criptovaluta sembrerebbe essersi lasciata alle spalle l’increscioso incidente di percorso, cagionato dalla bancarotta di Ftx; come i più informati sapranno infatti, le grandi posizioni che Alameda Research deteneva sul token ne hanno destabilizzato le quotazioni, tuttavia dopo un momento estremamente delicato Solana si è accodata al rialzo generale del comparto, realizzando dai minimi di Dicembre una performance a tripla cifra.

Secondo gli esperti l’intenso upward trend che ha riportato la crypto in carreggiata è stato innescato non solo da questioni di natura tecnica ma anche dalle enormi potenzialità del progetto, che non potevano essere cancellate con un colpo di spugna per effetto della frode messa in atto da Sam Bankman-Fried.

Sono in tanti a pensare che Solana in futuro darà parecchio filo da torcere ad Ethereum, per l’enorme versatilità della tecnologia su cui si basa. La sua blockchain è molto veloce e i costi per l’esecuzione delle transazioni sono di gran lunga inferiori a quelli di altre catene a blocchi: ecco spiegato il motivo per cui già oggi la piattaforma di Solana conta lo stesso numero di utenti di Ethereum.