Norma del codice civile sarebbe stata violata da Prefettura Enna nel commissariamento della fondazione Kore

università kore ennaUna norma del codice civile sarebbe stata violata dall’Ufficio territoriale del Governo di Enna nel commissariamento della fondazione Kore. Su questo punto, su cui si fonderebbe l’azione della Prefettura di Enna, fa leva il ricorso al Tar di Catania per l’annullamento del provvedimento,che si discuterà il prossimo 10 marzo, presentato dagli avvocati Giacomo Gargano e Luca Pedulla’. La Prefettura, sostengono i due legali della fondazione, “ha ritenuto,nonostante una specifica Ordinanza del Tribunale del Riesame di Enna – che l’Ente che supporta l’Università Kore non avesse capacità economica”.I due legali,docenti di diritto dell’ateneo ennese,precisano anche che “dinanzi ad atti palesemente illegittimi, gli organi della Fondazione hanno ritenuto di avere come unico interlocutore l’Autorità Giudiziaria. Questo atteggiamento, aderente ai principi di legalità, è stato premiato proprio dalle pronunce giudiziarie che, fino ad oggi, hanno sempre riconosciuto la piena regolarità degli atti compiuti. Ed è con questo stesso spirito – continuano i due legali – che ci affidiamo al giudizio del Tar Catania che, siamo certi, sarà unicamente fondato sul confronto di posizioni giuridiche e null’altro”. Il ricorso, momento cruciale della vicenda iniziata lo scorso 18 dicembre dall’ex prefetto Fernando Guida,si discuterà,a 40 giorni dal commissariamento effettivo fondazione Kore ed e’ stato immediatamente presentato, dai due legali su incarico dell’ex presidente Edoardo Leanza,a capo della fondazione dal 21 novembre del 2015 allo scorso 30 di gennaio,che si è da subito interrogato sulla legittimità del provvedimento.Per quanto riguarda,la criticità sulle fonti di finanziamento ritenute inadeguate per il raggiungimento delle finalità statutarie, la difesa rappresentata dagli avvocati Impellizzeri e D’Alessandro,nella fase pre commissariamento, aveva già segnalato,nelle sue controdeduzioni, la mancanza di un atto o di un documento in cui l’ateneo abbia espresso “lagnanze concernenti l’asserita inadeguatezza delle risorse erogate” ed il rappresentante della fondazione, Leanza, aveva confermato questo punto durante l’audizione in prefettura poco prima della conclusione dell’iter. “Tutto il territorio ennese – sottolineano i legali – è ben consapevole delle numerose attività prestate con continuità e ancora oggi dalla Fondazione Kore ed attende fiducioso che la magistratura amministrativa possa vanificare gli effetti di un vero e proprio atto di confisca ai danni di un soggetto privato”. Sul “caso Guida” i due legali dicono ” si è parlato di interventi tesi a impedire il commissariamento di un Ente che si trovava in crisi patrimoniale ma ciò non è affatto vero. Il provvedimento di commissariamento è stato tempestivamente impugnato e della sua illegittimità sono state offerte solide ragioni, per cui si è consapevoli che nulla potrà scalfire la realtà di un provvedimento che è stato adottato in violazione di legge, quindi illegittimo e da annullare, e che, purtroppo, ha pesato e pesa ancora oggi negativamente sull’immagine dell’Università”.

Tiziana Tavella per il quotidiano La Sicilia