Enna. Personale Ato Rifiuti in mobilità a titolo cautelare: 407 dipendenti e due dirigenti

rifiuti soldi compattatoreEnna. Con una lettera invitata ai sindaci dei comuni ennesi ed ai rappresentanti sindacali il commissario regionale, Eugenio Amato, ha comunicato di avere aperto la procedura di mobilità per i 407 dipendenti, compresi due dirigenti, tenuto conto, a meno di un’ulteriore proroga, che scade il 31 maggio. La nuova società Srr non è detto che assume tutto il personale, anche se i sindacati si sono battuti da anni per la totale assunzione del personale, riconoscendo dopo tante riunioni, che in effetti il personale può essere ridotto del 20/30 per cento per quei lavoratori che possono essere avviati alla pensione e quelle riduzione per svariati milioni di euro, diminuendo sostanzialmente le spese a cominciare dalla riduzione degli stipendi in percentuale a seconda delle funzioni del lavoratore, alle spese per l’affitto dei locali degli uffici e degli affitti degli autocompattatori. La Regione Siciliana ha comunicato che il 31 maggio prossimo l’attività dell’Ato Rifiuti dovrebbe cessare la sua attività, il condizionale è d’obbligo perché questa è una decisione difficile da prendere considerato il grave deficit che gli Ato hanno in Sicilia. Con la cessazione del rapporto di lavoro automaticamente il personale dipendente di fatto viene ad essere messo in mobilità, praticamente licenziamento ed allora bisogna aprire le trattative con la Srr, la quale, su pressione dei sindaci, vuole assumere solo il personale che serve per effettuare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nei 19 comuni della provincia, il che significa che bisogna fare dei tagli più netti che superano sicuramente i 30 dipendenti da avviare alla pensione e questo provocherà sicuramente una battaglia aperta e difficile tra sindaci e rappresentanti sindacali. Il commissario Amato sottolinea che “l’avviamento della procedura di mobilità viene avviata a titolo cautelare per la tutela dei lavoratori addetti al servizio”, e dovrà essere la nuova società Srr a dimensionare la pianta organica di cui si dovrà dotare. Intanti ieri sino a sera tarda c’è stata una riunione tra il commissario Amato ed i rappresentanti sindacali, convocati per discutere sui risultati ottenuti nella riunione con i sindaci.

Il presidente della commissione di liquidazione dell’Ato Rifiuti, Antonio Di Mauro, ha incontrato i segretari provinciali di categoria La Valle per la Cgil, Stagno per la Cil, Manuella per l’Uil e Sauro per la Fiadel, oltre ad una numerosa rappresentanza di Rsu e Rsa per discutere solamente del costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nei comuni della provincia di Enna, visto che i sindaci a più riprese hanno sostenuto che il costo del servizio può essere ridotto ancora di più, visto che l’obiettivo è quello di scendere intorno ai 15/17 milioni di euro. Una proposta questa che i sindacati hanno respinto in quanto insostenibile e significherebbe un’ulteriore riduzione degli orari di lavoro, mentre hanno confermato che è trattabile una riduzione del 20 per cento, riduzione che raggiungerebbe i circa tre milioni di euro con parecchi aggiustamenti ed anche con alcuni interventi specie nell’affitto e la pulizia dei locali dell’Ato, nell’affitto dei mezzi, nell’acquisto dei carburanti e nella riduzione proporzionale degli stipendi dei lavoratori che partono dal 5 per cento per arrivare al 20 negli stipendi più alti. E’ stato stabilito che una commissione provvederà a redigere in breve tempo un progetto, il più chiaro possibile, progetto che poi sarà presentato ai sindaci, ma sono stati contrari ai tagli che vorrebbero effettuare i sindaci perché andrebbero a penalizzare tutti i lavoratori oltre rendere meno qualificato il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Lunedì è previsto che la commissione si riunirà per elaborare la proposta che verrà presentata ai sindaci possibilmente la prossima settimana, quindi la decisione da prendere in maniera definitiva prima che avvenga il passaggio tra Ato Rifiuti e nuova società SRR, previsto per il 31 maggio prossimo, anche se ci sono dei ragionevoli dubbio che questo possa avvenire mentre è più reale che la Regione Siciliana sull’argomento delicato e difficile operi una proroga che porta l’Ato Rifiuti a gestire il servizio sino al 31 dicembre prossimo.