Nel prosieguo delle manifestazioni programmate dal comune di Villarosa nella Chiesa Madre Don Salvatore Stagno e Don Tino Regalbuto hanno celebrato una messa in suffragio del poeta Vincenzo De Simone.
Tra le autorità erano presenti, il sindaco di Villarosa, Francesco Costanza, il sindaco di Marianopoli ( CL), Carmelo Montagna, erede di uno dei cappuccini sepolto nella tomba monumentale, il Comandante della locale stazione dei Carabinieri, il vice sindaco, Katia Rapè, la dirigente dell’Istituto comprensivo di Villarosa, Maria Silvia Messina, il segretario comunale Anna Giunta, il comandante dei vigili urbani Vincenzo Profeta, consiglieri e amministratori comunali.
Erano presenti, inoltre, il gruppo folk Bellarrosa, rappresentante delle tradizioni locali, e, con una coccarda di rappresentanza, il Comune di Milano, città dove il poeta visse e operò come medico dentista; hanno partecipato con entusiasmo le diverse associazioni culturali e le confraternite con i rispettivi rappresentanti, l’associazione femminile Vincenzo De Simone al completo, alunni e docenti dell’Istituto comprensivo di Villarosa.

Il coro “La schola cantorum Santa Cecilia di Villarosa” diretto dalla maestra Pina Guarneri ha animato la liturgia.

Alla fine della funzione si è formato un lungo corteo aperto dal gruppo folk Bellarrosa che ha cantato le poesie musicate del poeta. Nonostante una fastidiosa pioggerellina, il lungo corteo, gremito di tutte le varie rappresentanze della comunità locale, si è fermato per una breve sosta al centro della piazza Vittorio Emanuele, per poi proseguire lungo corso Garibaldi e arrivare al cimitero.

Grande la soddisfazione per Graziella Cassaro, procuratrice generale del nome, delle opere del poeta e di quanto gli apparteneva. Supportata dalla bibliotecaria Laura Cassaro, è stata lei a curare con grande entusiasmo e passione l’allestimento di tutte le attività promosse dal Sindaco e dall’ Assessore alla cultura presso la biblioteca di cui è responsabile.
L’intera cittadinanza di Villarosa ha accolto con grandissimo entusiasmo il ritorno
del loro illustre concittadino.

Giuseppe Innuso