Centuripe: vietati i cortei funebri dopo la cerimonia in chiesa

corteo funebreCenturipe. Diventate anacronistiche le condoglianze fatte nei pressi del cimitero comunale ai dolenti, dopo i cortei funebri che da oggi, con una ordinanza del sindaco di Centuripe, saranno vietati. Le motivazioni del sindaco Elio Galvagno: “Un cambiamento di rotta, dettato dall’aumento esponenziale del traffico veicolare, dalla circolazione stradale e dalle condizioni di sicurezza. Questi cortei -scrive Galvagno- rischiano di porsi in termini del tutto anacronistici, ove si pensi, da un lato, al rilevante incremento della circolazione veicolare e dall’altro, all’inevitabile mutamento degli usi e costumi, creando effettivamente notevole pregiudizio al regolare svolgimento del traffico veicolare ed in generale, alla circolazione urbana, specie all’interno del centro abitato. Per questo, pur nel profondo rispetto del culto dei defunti, è stato necessario intervenire sulla materia, in considerazione delle finalità di interesse pubblico che si intendono perseguire”.
L’ordinanza, che entra in vigore oggi, vieta i cortei funebri dal luogo in cui vengono celebrate le esequie fino al Cimitero Comunale ed altresì il transito dei mezzi adibiti al trasporto funebre e quello di eventuali autoveicoli al seguito, in difformità alla segnaletica stradale vigente, pur consentendo, qualora il funerale venga celebrato nella Chiesa Madre, di parcheggiare gli autoveicoli al seguito del feretro sulla piazza Duomo, senza comunque creare intralcio, da 30 minuti prima dell’inizio delle esequie funebri e fino a quando l’automezzo che trasporta il feretro non avrà lasciato la piazza stessa.
“Una decisione, da noi assunta -conclude Galvagno- principalmente per ragioni di sicurezza, partendo anche dalla considerazione che simili ordinanze sono già da tempo in vigore in molti comuni della provincia, ove pure il culto dei defunti è fortemente sentito come a Centuripe”. L’eventuale inosservanza del provvedimento comporterà l’applicazione delle sanzioni amministrative e/o penali previste dalla normativa vigente.

Carmelo Di Marco