Rifiuti. L’Ato non fa la polizza, impianto di Dittaino chiude i cancelli

autocompattatori rifiutiRischia di andare di nuovo il tilt il sistema di raccolta dei rifiuti e soprattutto quelli conferiti nell’impianto di compostaggio di Dittaino chiuso perché non è stato possibile fare la polizza fideiussoria. Circa quindici mila euro che l’Ato EnnaEuno non è in grado di sborsare nonostante gli sforzi di quasi tutti i comuni. Quanto accade sui rifiuti ha ormai dell’inverosimile in provincia di Enna e, nell’ultimo caso specifico, si potrebbe parlare di fatto grottesco se di mezzo non ci fossero i cittadini.
La notizia circolava da giorni ma ieri è rimbalzata fuori tra la rabbia di diversi sindaci e dei dipendenti che a questo fatto associano un’intera disfatta.
Questa volta, dunque, la difficoltà è legata all’impossibilità di sottoscrivere una polizza fideiussoria di quindici mila euro per continuare a conferire nell’impianto di compostaggio a Dittaino che ha chiuso i cancelli con il rischio che a breve tutti i comuni avranno difficoltà nella raccolta dei rifiuti. Da qui la pressione che alcuni sindaci starebbero facendo in questi giorni al commissario e al collegio di liquidazione a risolvere questo problema prima di mandare al collasso le città. Per lunedì, intanto, è stata convocata un’assemblea della Srr, tra i temi potrebbe esserci la possibilità di affidare almeno in questa fase transitoria la gestione dell’intero servizio complici le ben note difficoltà dell’Ato.
Questo avviene in un momento in cui le discariche in Sicilia iniziano ad essere piene e ad un mese dalla scadenza dell’ordinanza di Crocetta per gestire la fase dell’emergenza. Nel frattempo il governo nazionale ha chiesto di istituire un ente unico regionale per gestire i rifiuti. Sarebbe una rivoluzione (l’ennesima, ma si spera con effetti diversi rispetto alle altre) considerato che si è passati alle società consortili tra Comuni (Srr) che non sono però ancora decollate. E siccome la Regione spesso complica le cose ecco che c’è chi si dice preoccupato per un disegno di legge che impedirebbe ai sindaci di fare le gare affidando tutto a questo ente per fare una per provincia ed i vincitori per il personale dovrebbero attingere da un bacino composto dagli attuali dipendenti. Insomma una gestione ai privati che non alletta ai più.
Ieri intanti l’ufficiale giudiziario si è presentato negli uffici dell’Ato, in corso Sicilia, per l’esecuzione dell’ordinanza di sfratto ma tutto è stato rinviato.

Riprendiamo e pubblichiamo da La Sicilia