Assoconsumatori – AssoConsum. Deposito cauzionale Acqua Enna: finiamola con questa farsa, le istituzioni intervengano!

acqua soldiE’ apparsa la notizia “L’ATO idrico autorizza il recupero del deposito cauzionale versato”. La Dott. Angela Scaduto penso che sappia che l’utente deve trattenere una qualsiasi ricevuta per un periodo di cinque anni. Come si legge nell’articolo, si richiede agli utenti dei comuni, il cui servizio idrico era gestito dall’EAS, le ricevute del versamento cauzionale di oltre 50 anni fa, ciò significa non volere restituire quel deposito, perché non tutti potrebbero avere quella ricevuta in originale. Non va dimenticato, inoltre, che Acquaenna, nel 2015, a diversi condomini di Calascibetta ha staccato il servizio idrico, adducendo il mancato pagamento del deposito cauzionale, nonostante la presentazione in originale delle ricevute di versamento effettuato a suo tempo all’EAS. Quindi, effettuando azioni illegittime e vessatorie contro gli utenti. Siamo di fronte ad una azione tardiva e non adeguata dell’ATO, si vuole, forse, prendere in giro i cittadini? Ma quelle somme versate dagli utenti all’EAS e da questa compensate ad Acquaenna, quindi, in possesso dell’attuale gestore a quale titolo vengono e sono state trattenute da dieci anni? Si tratta, forse, di una appropriazione indebita? In questo lembo d’Italia vige la legge del potentato economico o sono in vigore le leggi dello Stato Italiano? Perché se è la forza economica od altro che prevale lo si dica chiaro! I sindaci cosa fanno dopo che questa associazione ha nesso a nudo l’abuso del gestore nella gestione del servizio idrico? I Sindaci difendono i cittadini o il gestore? L’associazione chiede con forza alla Prefettura che rappresenta lo Stato ed alla Magistratura un intervento che metta fine a questa azione vessatoria da parte di Acquaenna e che lede i diritti dei cittadini sanciti dalla nostra Costituzione.

Pippo Bruno

Comunicato stampa a cura di Assoconsumatori – AssoConsum