Aidone. Diversi cani avvelenati nel perimetro urbano: quattro morti, altri salvati

cane avvelenato ma salvatoAidone. Diversi cani sono stati avvelenati nella giornata tra domenica e ieri (lunedì) in pieno centro cittadino. Alcuni sono morti, almeno quattro, mentre altri si sono salvati grazie all’intervento di padroni e cittadini che, in modo solerte, hanno attivato gli aiuti. Le esche, pare delle polpette, sono state collocate in varie zone del perimetro urbano, tra cui piazza Kennedy, piazza Europa (zona posta) e Cappuccini. Così racconta Filippo Scalmato, che aveva portato il suo cane a fare i bisogni in piazza Europa:”La polpetta era nascosta in un cumulo di erba tagliata di recente. Quando mi sono accorto di quanto stava succedendo, ho subito tirato il cane, che era al guinzaglio, ma ormai aveva abboccato. Subito dopo, i sintomi tipici dell’avvelenamento, così abbiamo chiamato il veterinario che è accorso praticando una flebo e salvandolo”. Un altro cane, Bubu, randagio, si è salvato. Racconta Patrizia Spagnolo dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Piazza Armerina: “Domenica mi trovavo ad Aidone quando sono stata contattata per l’avvelenamento di Bubu, cane senza padrone, per il quale è intervenuto anche un veterinario, salvandolo”. Ieri, altro caso di avvelenamento di cane in piazza Kennedy, per il quale sono intervenuti il comandante dei vigili urbani di Aidone Gianni Careri e la vigilessa Pina Vanadia. Anche in questo caso, il cane si è salvato per l’intervento del veterinario. Il comandante Velardita:”Inoltrerò al sindaco Lacchiana una relazione con la richiesta di un intervento di bonifica”. Intanto, diversi cittadini, tra cui qualche cittadino che ha avuto ucciso il proprio cane, ieri, si sono dati appuntamento per una denuncia cumulativa contro ignoti da presentare alla locale stazione dei carabinieri di Aidone. Rimane il problema dei cani senza padroni, come evidenzia la responsabile dell’Enpa:”Bubu è stato salvato ma non c’è nessuno che si prende cura di lui, così come altri cani. Stiamo cercando uno stallo o qualcuno che lo voglia adottare”.

Angela Rita Palermo