Partite pregresse. Coordinamento Provinciale dei Comitati Cittadini Ennesi plaude iniziativa Sindaci

Carlo GarofaloIl Coordinamento Provinciale dei Comitati Cittadini Ennesi che aderisce al Forum Siciliano per l’Acqua Pubblica ed i Beni Comuni- tramite il suo coordinatore provinciale Carlo Garofalo- esprime grande soddisfazione per la decisione presa dall’Assemblea dei Sindaci nella seduta dell’ATI (Assemblea Idrica Territoriale) con la quale le Partite Pregresse non andranno inserite nelle bollette che il gestore Acquaenna emetterà per tutto l’anno 2016. Si tratta di un provvedimento sospensivo, come richiesto, con determinazione, dai Comitati Cittadini Ennesi il 10 maggio 2016 con la specifica istanza trasmessa ai Sindaci soci dell’ATI, in attesa che gli stessi Sindaci approfondiscano meglio gli aspetti legali della vicenda. “In effetti, anche dopo una nostra comunicazione fatta all’indomani della sentenza emessa dal Giudice di Pace di Enna e di vittoria del ricorso presentato da un’associazione di consumatori avverso le partite pregresse e il deposito cauzionale – afferma Garofalo – abbiamo sostenuto che il problema era soprattutto politico e dicevamo che così come i Sindaci avevano deliberato in passato di inserire le partite pregresse in bolletta, spalmando una ipotetica perdita del gestore di 22 milioni di €uro a tutti gli utenti in 10 anni, così gli stessi Sindaci potevano deliberare l’eliminazione del balzello o quantomeno la sospensione, in attesa di una pronuncia definitiva da parte della magistratura civile. Noi ci auguriamo – continua Garofalo – che i Sindaci possano nei prossimi mesi rendere definitiva la loro decisione, o quantomeno, sospendere ogni balzello fino a pronuncia definitiva della sentenza, che a ns. parere arriverà dalla Cassazione e quindi tra qualche anno; nel contempo chiediamo agli stessi Sindaci, considerato che gli utenti hanno pagato in questi anni le partite pregresse, di deliberare che il gestore, in attesa di pronunce definitive, restituisca agli utenti quanto ingiustamente incassato con conguagli nelle bollette che saranno emesse nei prossimi mesi.” Per quanto riguarda i rimborsi Garofalo ritiene che “essi attraverso i conguagli in bolletta, vadano fatti a tutti gli utenti, a prescindere dalla richiesta di rimborso, in quanto eventuali somme incassate dal gestore e non rimborsate, potrebbero inquadrarsi in profitti non dovuti da parte del gestore. Infine, ritorniamo a ribadire che il fine ultimo di quanti in questi anni si sono battuti contro la privatizzazione del servizio idrico, è il ritorno alla gestione pubblica. Pertanto, il nuovo Organo di Governo (ATI), che ai sensi della L.R. 19/15 dovrà prima di ogni cosa verificare i rapporti con il gestore, nel passaggio delle consegne dalla gestione commissariale all’attuale nuova gestione, dovrà pretendere, secondo il coordinatore provinciale, una relazione dettagliata di tutti gli atti compiuti con i poteri sostitutivi per verificarne la legittimità a partire dalla delibera n. 2/2015 con la quale il Commissario Straordinario e Liquidatore ha compiuto un atto transattivo nei confronti di AcquaEnna per evitare la risoluzione del contratto prevista, invece, ai sensi degli art.li 19 e 38 del Contratto. “Ben 12.000 cittadini della nostra ex Provincia – rimarca Garofalo – hanno firmato la petizione per la rescissione del contratto per inadempimento. Tale passaggio diventa necessario ed indispensabile per la costituzione della Commissione Tecnica prevista dall’art. 13 della L.R. 19/15 (nota come “Emendamento Enna”, in quanto voluta fortemente dai Comitati Cittadini Ennesi fatta propria da alcuni Deputati Regionali), la quale dovrà entro 60 gg. dalla sua costituzione verificare le inadempienze contrattuali del gestore e proporre anche l’eventuale rescissione del contratto con il gestore stesso. L’augurio è –conclude- che in questa fase particolare e delicata contraddistinta finalmente da un’azione legittima e coraggiosa da parte dei Sindaci a tutela degli utenti e dei propri amministrati, il servizio idrico, già sufficiente, non peggiori e che non si mettano in moto meccanismi di allarmismo, soprattutto nei confronti del personale, al quale va tutta la ns. incondizionata solidarietà, per fare tornare gli stessi Sindaci sui loro passi”.

Rino Caltagirone