Catenanuova. Gal Etna chiude ciclo informativo che ha già toccato 10 comuni associati

Catenanuova. Ultimo workshop degli undici già fatti nei comuni facenti parte del Gal Etna, che sono due dell’ennese e nove del catanese. Nella sede di piazza Marconi è stato il responsabile tecnico del Gal, Ernesto del Campo a illustrare il progetto all’amministrazione del sindaco Biondi ed ai catenanuovesi, e quale deve essere la strategia comune per poter incidere in agricoltura e nello sviluppo rurale territoriale, affidandosi alle procedure dei finanziamenti della nuova programmazione del PSR Sicilia dal 2014 al 2020, che in termini di denaro, vale la somma di ben 122 milioni di euro, in gran parte gestiti dai vari assessorati regionali, mentre una piccola parte sarà gestita dai Gal che in atto sono 17 e si affideranno ai bandi di gara.
Gal Etna amministratori
“La fase di sostegno preparatorio si chiuderà il 30 giugno, ed in seguito i comuni dovranno lavorare per preparare dei progetti fattibili e rientranti nelle norme già stabilite. Nel prologo di apertura il presidente del consiglio Prospero Castiglione, ha parlato di un progetto che riguardasse, la fruibilità di quel “fondaco di Cuba” sulla trazzera regia, stazione cambio cavalli, utilizzato anche dallo scrittore tedesco Wolfgang Ghoete e citato nel libro “Viaggio in Italia”. Il sito fa parte di una brochure realizzata dalla locale Pro Loco, presidente Alessia Maccarrone e che potrebbe accedere a questi finanziamenti. Il Gal- ha chiarito ancora Del Campo – persegue una strategia di sviluppo territoriale e d i progetti realizzati non solo dagli uffici tecnici ma anche da professionisti preparati saranno sottoposti a delle valutazioni e poi approvati”. Diversi i suggerimenti arrivati dalla platea, particolarmente, dall’ex dirigente della forestale Santo Zampino, in ordine al parco S.Prospero, ma è chiaro che questa è solo la fase propedeutica al grande lavoro che aspetta il Gal dell’Etna e gli attuali 140 partner. Le risorse finanziarie sono rilevanti e potranno garantire il rilancio di imprese agricole ed i beni culturali ad esse collegati.

Carmelo Di Marco