Beni culturali, in arrivo da Roma finanziamento per Case Vinci di Aidone

Aidone Morgantina_2Nell’elenco ci sono 19 cantieri per un valore di 57 milioni. Con l’obiettivo – dichiarato apertamente – di rilanciare il sud, e la Sicilia in particolare, tramite la cultura. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e il ministero del Turismo danno il via libera ai “Cantieri della Cultura”: opere concentrate in sette province su nove (restano fuori Messina e Trapani) per rilanciare musei, templi e monumenti.
Il più grosso finanziamento va a Caltagirone. Nel museo della Ceramica calatino arriverà un cantiere da 8,6 milioni provenienti dal “Programma operativo nazionale Cultura e sviluppo”. Dalla stessa fonte di finanziamento arriveranno gli interventi a Case Vinci di Aidone, nella Valle dei Templi (tre cantieri), all’ex Manifattura tabacchi di Catania, nel convento di Santa Maria del Gesù di Ragusa, al Villino Favaloro di Palermo, a Cava d’Ispica (due cantieri), al parco archeologico della Forza di Ispica, al museo di Kamarina, alla Neapolis di Siracusa e nel parco archeologico di Gela (4 cantieri). Saranno finanziati invece attraverso i Piani di azione e coesione un altro intervento a Cava d’Ispica e uno all’Orecchio di Dionisio di Siracusa, che riceve il secondo finanziamento più grosso dopo il museo della Ceramica di Caltagirone.
“I cantieri della cultura – dichiara il ministro del Turismo Dario Franceschini – sono un’ulteriore dimostrazione di come e quanto il governo stia investendo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico e archeologico del nostro Paese. Dopo un decennio di tagli, queste scelte confermano che per il governo Renzi la cultura è la chiave per il rilancio economico dei territori e del Mezzogiorno”.
Ieri il Cipe ha sbloccato per la Sicilia due miliardi e 300 milioni di euro e 332 milioni a testa per le città di Catania, Messina e Palermo. E poi ambiti di intervento precisi: infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e produttivo, turismo e valorizzazione dei beni culturali, occupazione e lotta alla povertà, istruzione e formazione, rafforzamento della pubblica amministrazione. Ieri sera il Cipe ha dato il via libera a risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 che sostanziano gli interventi previsti dai Patti per il Sud.
Tra le opere finanziate da parte del Cipe a Palermo c’è anche la realizzazione delle tre nuove linee del tram per 200 milioni di euro. Il piano è parte integrante di quel “Patto per Palermo” che Orlando aveva sottoscritto con Matteo Renzi lo scorso 30 aprile e che prevede investimenti complessivi per oltre 770 milioni di euro, di cui, appunto, 332
sono quelli deliberati dal Cipe ed altri 438 provengono da altre fonti o sono già disponibili nel bilancio comunale. L’intervento più grosso, per circa 200 milioni, riguarda la realizzazione delle tre nuove linee tranviarie; 10 milioni per riqualificare la Circonvallazione, 32 milioni per l’edilizia scolastica; 22 milioni per il restauro del teatro Massimo; 4,8 milioni per lavori ai Cantieri alla Zisa; 6 milioni per la valorizzazione del sito Unesco Palermo arabo-normanna.


C’è l’ex convento di Sant’Agostino, futura nuova sede del Museo regionale della Ceramica di Caltagirone, fra i 19 “cantieri della cultura” (57 milioni di euro in totale sbloccati dal Cipe) che saranno attivati in Sicilia grazie al Piano di azione e coesione complementare (Pac 2014-2020), ultima tranche del Pon “Cultura e Sviluppo” del ministero dei Beni culturali. All’edificio di Sant’Agostino sono destinati fondi per 8,6 milioni di euro relativi al completamento funzionale per l’allestimento museale. La gara d’appalto è in corso e la durata complessiva degli interventi sarà di tre anni e quattro mesi. I lavori saranno strutturati in maniera tale da consentire prima il completamento del primo piano, in modo che si passi poi alle opere al secondo piano permettendo, nel contempo, il trasferimento al piano terra e al primo piano del Museo dall’attuale sede di via Giardino Pubblico a quella che sarà nel frattempo realizzata nel glorioso edificio di Sant’Agostino. Con la realizzazione di così consistenti e significativi interventi, Caltagirone potrà disporre di un Museo all’avanguardia e in linea con i principali standard europei, che negli auspici degli operatori culturali locali potrà consentire un salto di qualità, assecondando il ruolo che Caltagirone ha da tempo immemorabile nella storia della ceramica. Nel passato recente, il Governo regionale aveva deciso di inserire tra i poli di eccellenza il Museo regionale della ceramica di Caltagirone. Soddisfazione è espressa dal sindaco Gino Ioppolo, che ringrazia “Stato e Regione e quanti altri, a diverso titolo, stanno contribuendo al raggiungimento dell’importante obiettivo, che permetterà alla nostra città di disporre di un formidabile attrattore culturale e turistico”.