Contrasto alla povertà. 1mln e 263 al Distretto di Enna con Centuripe, Villarosa, Catenanuova, Calascibetta e Valguarnera. Domande entro 2 settembre

contrasto povertàUna misura di contrasto alla povertà per le famiglie in condizioni economiche svantaggiate. È il Sistema per l’inclusione attiva che porta per il Distretto di Enna 1 milione 263 mila euro. Ad annunciarlo è l’assessore alle Politiche Sociali di Enna, Giusi Macaluso: «E’ un’opportunità che abbiamo subito colto perchè consapevoli che questa misura può aiutare numerose famiglie in difficoltà economiche».
L’accesso al Sia permette di ottenere un sussidio per le famiglie in condizioni di disagio nelle quali siano presenti persone minorenni, figli disabili o una donna in stato di gravidanza accertata e il sussidio, aggiunge l’assessore Macaluso, «è subordinato all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa».
In tutto il panorama regionale sono stati stanziati 112 milioni di euro e di questi oltre un milione sono andati al Distretto di Enna che comprende oltre al capoluogo anche i Comuni di Centuripe, Villarosa, Catenanuova, Calascibetta e Valguarnera. E saranno proprio i Comuni a predisporre i progetti in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole nonché con i soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà con particolare riferimento agli enti no profit.

Giusi Macaluso

Giusi Macaluso

«I nostri uffici sono stati veloci nell’avviare l’iter, in meno di un mese – nota l’assessore Macaluso – è stato pubblicato l’avviso».
Le domande di adesione potranno essere presentate dal prossimo 2 settembre presso il proprio Comune di residenza.
Tra i requisiti richiesti oltre a quelli sui componenti del nucleo familiare, prosegue l’assessore alle Politiche Sociali, c’è anche quello economico che prevede un Isee inferiore ai tre mila euro mentre nella valutazione si terrà conto dei carichi familiari, della situazione economica e lavorativa e verrà escluso chi riceve trattamenti superiori ai 600 euro mensili; il sostegno economico sarà infine erogato attraverso l’attribuzione di una carta di pagamento elettronica utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità e la durata sarà di un anno. «E’ una risposta utile al territorio e la speranza è che insieme alle altre misure che abbiamo attivato, anche questa possa essere da sollievo per le famiglie in difficoltà» conclude Giusi Macaluso.