Libero Consorzio Enna in pieno caos

enna-protesta-precari-provincia-sett16La situazione del Libero Consorzio ennese è in pieno caos, con i precari che hanno occupato, già da 24 ore, gli uffici della Presidente e la sala convegni, mentre il Commissario, Angela Scaduto, che giovedì pomeriggio ha lasciato, non ha fatto sapere niente circa la sue dimissioni, annunziate ai dipendenti ed ai rappresentanti sindacali. Gioacchino Guarrera, dirigente superiore del dipartimento ragioneria, ha manifestato la sua intenzione di lasciare il Libero Consorzio ennese, per trasferirsi in quello di Caltanissetta. L’unico dirigente rimasto e che ha un continuo colloquio con i precari è la dottoressa Antonella Buscemi, gli altri sono tutti spariti davanti ad una situazione che giorno dopo giorno diventa sempre più difficile, complessa e complicata dalla tragedia che vivono quotidianamente i precari alla ricerca di una raggio di luce di speranza. Luisa Lantieri, assessore regionale, ieri mattina ha incontrato tutti ed ha manifestato ancora una volta il suo impegno, dichiarando che cercherà di ottenere altri soldi, ma non può garantire di avere il successo che ha avuto con il reperimento dei 4 milioni e 200 mila euro per cercare di dare qualcosa ai dipendenti. Ovviamente della sottoscrizione dei contratti, allo stato attuale, non si parla perché mancano gli attori principali. Giuseppe Adamo, segretario della Fp Uil ha voluto sottolineare “l’apprezzamento nei confronti dell’assessore Luisa Lantieri per l’impegno ed il risultato conseguito in merito alle risorse ottenute. C’è, però, rammarico allo stesso tempo – continua Giuseppe Adamo – perché il Commissario non intende far riprendere l’attività lavorativa ai precari dell’ente, in quanto le risorse devono essere destinate ad altre finalità. Tutto questo non lo comprendiamo e non lo condividiamo. I quattro milioni di euro devono mettere al riparo i dipendenti tutti sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato. Il momento di solidarietà operato dalla politica regionale nei confronti del territorio ennese nasce dalla protesta messa in atto dal personale contrattista, per cui chi ha da assumersi responsabilità lo faccia oppure abbia il coraggio di dimettersi”.
“Perdere questa opportunità – prosegue Adamo – significa la fine dei dipendenti a tempo determinato ed il sindacato questo non lo può permettere. Non ci rassegneremo facilmente anche perché sappiamo che altri interventi cosi forti per il territorio ennese non saranno più consentiti”.
All’Assessore Lantieri è stato chiesto di vincolare, attraverso una direttiva del Direttore Generale del Dipartimento di sua competenza, la somma occorrente, all’interno del 4 milioni di euro, per la chiusura dei contratti del personale precario almeno fino a dicembre 2016. A rischio tanti altri servizi importanti oltre che posti di lavoro.