Villarosa e Villapriolo notevole ritardo per la corrispondenza postale, scatta la protesta del Sindaco

villarosa-posteA seguito delle molte lamentele dei cittadini di Villarosa e Villapriolo per il notevole ritardo con cui arriva la corrispondenza postale, scatta la protesta del sindaco Franco Costanza il quale ha inoltrato una lettera a Poste Italiane di Enna, Villarosa e, per conoscenza, alla Direzione Generale di Poste Italiane con sede a Roma. Una protesta vigorosa quella di Costanza anche perché la situazione da qualche mese sta diventando insostenibile: “la ricezione tardiva della posta comporta –afferma Costanza- danni per tutta la comunità che spesso è costretta a subire l’applicazione di sanzioni e interessi perché riceve importanti documenti di pagamento dopo la scadenza o, peggio, a subire la decorrenza di termini decadenziali o prescrizionali”. Costanza, in rappresentanza delle due comunità di Villarosa e Villapriolo, chiede all’ente Poste “di adottare idonee misure organizzative al fine di assicurare la consegna giornaliera della corrispondenza nel nostro territorio” per evitare i disagi patiti. Disagi che, a quanto denunciano alcuni cittadini, creano non pochi problemi e quindi puntano il dito contro Poste Italiane che negli ultimi anni si è lanciata nel remunerativo business bancario, tralasciando l’anello debole della filiera e cioè la poco redditizia consegna della corrispondenza. A denunciare i disservizi è anche il settimanale diocesano “Settegiorni” che nell’ultimo numero a chiare lettere così titola: “Le inefficienze del servizio postale rendono inutile il nostro lavoro..”. “Continuiamo a ricevere –si legge- proteste da parte dei nostri abbonati per il mancato recapito del nostro giornale. Ritardi che in provincia di Enna toccano anche i 30 giorni e recapito, quando va bene, di 3 o 4 numeri consegnati contemporaneamente. A questo punto ci chiediamo e chiediamo a Poste Italiane: ha senso per noi continuare a produrre un giornale che non arriva? Possiamo continuare a chiedere il rinnovo dell’abbonamento ai nostri lettori se poi il giornale non viene recapitato? Possiamo continuare a pagare tariffe di spedizione per un servizio inesistente? Altro che posta a giorni alterni! Qui siamo a ritmi da Terzo Mondo”.

Giacomo Lisacchi