Enna. Incontri per candidato presidenza Libero Consorzio. Sindaco Nissoria: “No a PD”

liberi-consorzi-votoEnna. Lunedì sera sostanzialmente si sono conclusi gli incontri da parte della commissione, presieduta dal professor Rosario Agozzino, dei segretari di sezione e dei capigruppo dell’intera provincia per la designazione del candidato alla presidenza del Libero Consorzio, ma la commissione si è bloccata perché c’è il rischio che il prossimo 20 novembre non ci siano le elezioni del Libero Consorzio e scivolano ad altra data, se ne sta discutendo in queste ore all’interno delle forze parlamentari all’Ars. Ufficialmente alla base del rinvio vi sarebbero alcuni problemi tecnici legati al voto, ma nella realtà ci sarebbero le solite tensioni nella maggioranza dietro il possibile slittamento. Proprio ieri la maggioranza di governo si è spaccata in vista delle elezioni per i vertici dei Liberi Consorzi e delle città metropolitane. Per quanto riguarda invece i problemi tecnici, oltre al fatto che non sarebbe stata prevista la regolamentazione per i comuni commissariati, vi sarebbe un problema legato al voto ponderato per alcuni comuni che, pur avendo la stessa popolazione, hanno un numero differente di consiglieri (dal quale dipende il numero dei rappresentanti negli organismi di Consorzi e città Metropolitane) essendo andati al voto alcuni con la “vecchia” legge elettorale ed altri con la nuova. Potrebbe dunque essere necessaria una norma da fare approvare dall’Ars per un rinvio delle elezioni, che potrebbero tenersi nella seconda metà di gennaio.
Il PD ennese, comunque, la sua parte l’ha fatta lo stesso, in linea di massima potrebbe venir fuori un candidato, solo che queste risultanze saranno poste all’attenzione degli alleati, Sicilia Futura con Salvatore Cardinale, l’NCD con l’assessore Luisa Lantieri, e l’Udc con Marco Di Dio Datola, successivamente la situazione sarà portata al vaglio del segretario regionale Raciti, che deve tenere conto che questa scelta è stata fatta dalla maggioranza del partito ennese. Dei quattro candidati chi ha ricevuto le maggiori preferenze sono stati Giuseppe Bertini, sindaco di Assoro, e Piero Capizzi, sindaco di Calascibetta, con un leggero vantaggio per Piero Capizzi, ma di questo si parlerà in un incontro con gli alleati. Ci sarà poi da preparare la lista dei 10 rappresentanti che andranno a ricoprire il ruolo di assessori e la lista deve essere sottoscritta da 50 consiglieri comunali che non sono facili da trovare, ma il PD in questo senso ha la maggioranza e bisogna tenere conto che nel PD ci sono pure i renziani e l’area Dem.
Armando Glorioso, sindaco di Nissoria, ha cercato di coagulare una riunione “degli altri” di lista “No al PD” e lunedì sera si sono incontrati a Nissoria molti sindaci per cercare di abbozzare una strategia che possa opporsi allo strapotere del PD. Non è una situazione facile perché il Centrodestra in provincia di Enna è un po’ scompaginato e poco organizzato. “Più che libero – dichiara Armando Glorioso – questo consorzio nasce un po’ sotto l’anarchia politica. Una riforma inutile, peggiore in Sicilia che in altre regioni. Chiunque vada a gestire questo nuovo Ente dovrà avere lo spirito del martire. Per questa ragione in occasione di un incontro con i miei colleghi sindaci , ho espresso la mia idea che in queste elezioni la voce dei Sindaci si deve elevare più forte della segreteria dell’unico partito rimasto in servizio, il Pd, seppur legittima per carità. L’elezione degli organi del Libero Consorzio non può essere una palestra per scaldare e confrontare i muscoli dei vari esponenti del Pd. Sono per il “NO PD”. Sei sindaci sembrano sostenere il candidato della segreteria Pd: Troina, Assoro, Valguarnera, Calascibetta, Agira e Aidone. Quattro Sindaci invece sostengono l’altro candidato renziano-Pd sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli. Ma vi sono altri dieci sindaci, tra cui io, che vorremmo che entrambi gli schieramenti, ognuno dei quali non è rappresentativo della maggioranza, facessero un passo indietro. Occorre un candidato di unità provinciale. Chi? Galvagno, penso che è quello che ci potrebbe riuscire a mettere tutti d’accordo”. “La politica – conclude Glorioso – deve ragionare con la logica oltre che con il sentimento, altrimenti qualsiasi altra soluzione non condivisa aprirà spazi all’antipolitica. E poi saranno grillini”.