Enna. Sui rifiuti è scontro tra il Commissario Straordinario Alfano e il C.d.A. della SRR

Enna. Sui rifiuti è scontro tra il Commissario Straordinario Alfano e il C.d.A. della SRR

di Massimo Greco

enna-srr-rifiutiIl sistema di gestione dei rifiuti in provincia di Enna sembra avere imboccato una strada senza sbocco. Da una parte, l’Ufficio del Commissario Straordinario della Società di regolamentazione rifiuti (SRR) Sonia Alfano diffida il c.d.a. della medesima SRR ad adottare la dotazione organica entro e non oltre il 25 novembre 2016, pena l’attivazione del potere sostitutivo. Dall’altra, il Sindaco di Nissoria Armando Glorioso, Presidente del citato c.d.a. (vi fanno parte pure il Sindaco di Troina ed il pentastellato Sindaco di Pietraperzia) con un’argomentata e dettagliata controdeduzione chiede al Presidente della Regione di revocare l’incarico al Commissario Alfano accusato di scarsa collaborazione e, soprattutto, di non perdere occasione per addebitare ai Sindaci la responsabilità del fallimento del sistema ATO.

 

A nostro parere, che da anni monitoriamo atti e comportamenti di questo importante settore delle politiche pubbliche, sono tanti gli attori pubblici che meriterebbero di essere commissariati. A cominciare dalle stessa Regione che, nell’introdurre – più recentemente – i diabolici ambiti di raccolta ottimale (ARO), oltre a violare il principio di unicità orizzontale e verticale dell’ambito territoriale ottimale prescritto dal Codice dell’Ambiente, ha messo in discussione i più elementari principi di efficienza aziendale connessi alla necessità di perseguire quelle economie di scala più volte auspicate dall’Autorità Nazionale per la Concorrenza e il Mercato.

 

Andrebbe commissariato il legislatore statale, incapace di riportare a sistema la sopravvenuta tributarizzazione della tariffa per la gestione di un servizio pubblico a rilevanza economica come quello dei rifiuti. Non è possibile continuare a mantenere separata l’attività impositiva e di riscossione del tributo locale dall’attività gestoria del correlato servizio, visto che, peraltro, il medesimo legislatore ha imposto la copertura integrale del servizio mediante il gettito della TARI.

 

Andrebbe commissariato il legislatore regionale che non ha saputo (o voluto) disciplinare, con la chiarezza e la perentorietà che il caso richiede, la questione della salvaguardia dei livelli occupazionali. Ancora oggi numerosi sono i dubbi circa i requisiti richiesti dalla legge per consentire alle risorse umane fin qui impegnate nei diversi servizi (tecnici, amministrativi ed operativi) di transitare nella nuova SRR.

 

Andrebbe commissariata l’Assemblea Regionale Siciliana, ancora oggi incapace di approvare, nell’esercizio della potestà esclusiva in materia, un testo di legge che ripartisca in modo chiaro e netto le competenze in ordine all’approvazione del piano economico-finanziario della TARI. Ogni anno si registra in quasi tutti i Comuni appartenenti all’ATO un gap tra il costo del servizio proposto dalla società d’ambito e quello approvato dai rispettivi Consigli comunali.

 

Andrebbero commissariati coloro che non si adoperarono per affidare al libero mercato concorrenziale il servizio integrato di raccolta per l’intero ambito territoriale ottimale all’indomani del pronunciamento del CGA di annullamento dell’affidamento in house del servizio.

 

Andrebbero commissariati quei liquidatori della società d’ambito che, arditamente, disposero il passaggio in mobilità di tutti i dipendenti di “Sicilia-Ambiente” alla liquidanda società d’ambito “EnnaEuno, pensando di riuscire meglio a garantire i livelli occupazionali.

 

Andrebbero commissariati quei Sindaci che hanno approfittato degli inevitabili disservizi gestionali della liquidanda società d’ambito “EnnaEuno” per assicurare il servizio di raccolta dei rifiuti attraverso l’uso improprio, e dilatato nel tempo, di discutibili ordinanze emergenziali extra-ordinem.

 

Andrebbero commissariati quei Sindaci che si stanno avventurando verso affidamenti diretti del frammentato servizio a società pubbliche appositamente costituite, che oltre a non assicurare alcuna capacità gestionale e operativa, rendono decisamente più difficoltoso il reclutamento delle risorse umane in carico alla società “EnnaEuno”.

 

Andrebbe infine commissariato il competente Assessorato Regionale all’Energia e i Servizi che ancora oggi non è capace di formulare una direttiva chiara e netta in ordine alle modalità di approvazione della dotazione organica delle SRR in rapporto alle funzioni istituzionali di regolazione, controllo e vigilanza che dovranno esercitare e al connesso fabbisogno di risorse umane. Ancora oggi diversi sono infatti i sostenitori di una gestione indiretta del servizio integrato dei rifiuti attraverso il modello dell’in housing in modo da fare assorbire nella nuova SRR tutto il personale della “EnnaEuno” che, poi, verrebbe comandato nella (ennesima) società di scopo appositamente costituita.

 

Diceva Edward Abbey, “L’anarchia è fondata sull’osservazione che dato che pochi uomini sono saggi abbastanza da governare se stessi ancor meno uomini sono saggi abbastanza da governare gli altri”.




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Lettera del Commissario on.le Sonia Alfano
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Risposta del Presidente del Cda della SRR – 6 – Enna, dott.Armando Glorioso
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