Enna. Partite pregresse. Assoconsumatori: in attesa dell’esito dell’assemblea dell’ATI

Enna. L’opinione pubblica in queste settimane ha puntato gli occhi sulla prossima riunione dei sindaci che si terrà giorno 3 febbraio presso gli uffici dell’ex provincia alle ore 10.30 per affrontare, si spera in modo definitivo, le famigerate partite pregresse, inserite in bolletta dal gestore del servizio idrico, mentre i Giudici di Pace continuano a sentenziare che queste non sono dovute. Chi ha ragione i giudici che in nome del popolo italiano sentenziano o il privato Acquaenna che, per incassare, minaccia il distacco del servizio, con raccomandate, contro coloro che scorporano dai bollettini le partite pregresse? In questa situazione la politica e cioè i sindaci dovranno prendere una decisione, non si può attendere da oltre nove mesi una decisione che evidentemente, in modo artato, continua ad essere procrastinata. In questa indecisione qualche sindaco parla di far gravare le partite pregresse a carico della fiscalità generale, ma strano che nessuno si sia mai posto il problema: ma queste somme conguagli 2005/2010 sono veramente dovute al gestore? Sembra proprio che qualcuno dia per scontato che queste partite pregresse si debbano per forza corrispondere al gestore ed a pagare debbono essere gli utenti con le bollette dichiarate dai Giudici di Pace illegittime, oppure debbono essere versate ad Acquaenna dalla fiscalità generale. Sembra proprio che sin dalla costituzione del consorzio e dall’assegnazione ad Acquenna del servizio, il costo dell’acqua dovesse essere di oltre tre/quattro euro al metro cubo, con un rincaro del 400/500%. Ma poi, chi finanzia questa fiscalità generale? Forse ci si dimentica che la fiscalità generale è a carico sempre dei cittadini? Quindi, o in bolletta o per altre vie i cittadini debbono, sempre, pagare costi stratosferici? La provincia di Enna terra dei laghi ha il costo più alto in Sicilia, chi sa perché? Attendiamo, fiduciosi, l’esito della riunione dell’ATI guidata dal presidente avv. Maurizio Di Pietro che certamente nell’uno o nell’altro verso deve decidere. Prendere decisioni compete alla politica!

Pippo Bruno delegato provinciale Assoconsumatori