Aidone: può coesistere il mercato settimanale con una discarica?

Fa molto scalpore la ferma presa di posizione di Confcommercio e FIVA–Enna che, in un comunicato stampa (riportato in calce) molto violento nei toni, ha rivolto accuse forti e circostanziati al sindaco di Aidone per la sospensione del mercato settimanale, decisa con un ordinanza, a causa della saturazione di rifiuti che si era raggiunta lungo la strada che costeggia l’area adibita al mercato stesso. Dall’ordinanza si evince che il problema è stato determinato dalla impossibilità di portare i rifiuti nella discarica autorizzata.

Oggi l’area di servizio risulta sgombra e sembra che il mercato settimanale di venerdì prossimo sarà effettuato. Questo è quanto risulta dalla cronaca attuale. Ma il problema non è di oggi né di ieri e purtroppo sarà anche di domani: è quello della situazione ormai incancrenita della nettezza urbana, in Aidone e nei comuni della ex provincia che condividono questo destino infame, una questione di cui non si riesce a trovare il bandolo che ci trasciniamo da anni senza la volontà di trovare una soluzione. L’unica soluzione possibile sarebbe quella, percorsa già da qualche comune, di uscire completamente dall’ATO ma sicuramente non sarà mai la prima scelta dell’amministrazione comunale di Aidone. Ma la questione che in questo momento preme sollevare è quella evidenziata dal comunicato di Confcommercio-FIVA, riguardante il mercato in contrada Canalotto. È questa un’area di servizio, una sorta di sistema di piazze, collegate dalle scale e da una strada comunale che la costeggia, attrezzata per potere ospitare sia il mercato settimanale che altri eventi. Quindi nulla di più legittimo dell’atto del comune di spostarvi il mercato settimanale, se non fosse che, contestualmente, non è stato fatto l’altro atto dovuto, cioè quello di rimuovere, trovando un’altra sede, le decine di cassonetti, sistemati lungo la strada comunale, nei quali la popolazione conferisce i rifiuti domestici. In Aidone non esistono più i cassonetti distribuiti nei vari quartieri perchè è stato scelto il sistema di raccolta porta a porta, ma molti cittadini lamentano il fatto che la raccolta non venga fatta sistematicamente, soprattutto nei quartieri più periferici, per cui sono costretti o a vedersi appesi negli usci i sacchetti dell’immondizia per più giorni oppure portarli in questa specie di discarica. Quando però dal Canalotto i rifiuti non vengono tolti per più giorni e la gente, non avendo altro luogo dove portarli, li continua ad accumulare, succede questo! C’è da chiedersi se gli uffici sanitari preposti abbiano mai preso in carico la situazione e rilasciato le dovute autorizzazioni. A prescindere dal fatto che la “discarica” sia più o meno satura, quello che è certo è che non può coesistere un’area di conferimento di rifiuti con il mercato settimanale o qualsivoglia altra attività cui l’area è vocata.

Franca Ciantia


Comunicato stampa di Confcommercio e FIVA – Enna
«Il sindaco di Aidone Enzo Lacchiana dovrebbe vergognarsi per aver tanto insistito a trasferire il mercato settimanale in un sito che ha poi trasformato in una discarica a cielo aperto. Non è sufficiente lavarsi la coscienza emettendo un’ordinanza di sospensione del mercato, ci vorrebbe un sussulto di dignità per chiedersi come risarcire i danni inflitti ai commercianti che sono vittime incolpevoli della superficialità e dell’inadeguatezza del sindaco».
È feroce la reazione del Presidente provinciale della F.I.V.A. Filippo Villareale all’indomani dell’ennesima ordinanza del sindaco di Aidone Lacchiana che sospende il mercato a causa di una presunta emergenza rifiuti: «Il sindaco non può rimanere a guardare la spazzatura che si accumula ai cigli delle strade per poi emettere un’ordinanza di sospensione del mercato il giorno prima, senza sentire il dovere di concordare la cosa con le associazioni di categoria e con gli operatori».
«Il nostro sindacato – continua il Presidente Filippo Villareale – ha accettato, a suo tempo, la proposta di trasferimento della sede mercatale proposto dall’amministrazione, pur con riserve e perplessità. Ci eravamo fidati dell’impegno assunto dal sindaco di concordare con i sindacati le decisioni importanti».
«Evidentemente la nostra fiducia è stata riposta male – continua Villareale – il sindaco sta dimostrando a noi, alla sua comunità e agli operatori commerciali del mercato di avere le idee confuse, di sconoscere le elementari regole della buona amministrazione e di prendere decisioni al buio, tra le tenebre della cecità di chi lo consiglia malamente».
«In nessun altro comune della provincia si vive l’emergenza rifiuti, se non ad Aidone – sostiene il Presidente della F.I.V.A. – Il sindaco dovrebbe chiedersi il motivo per cui gli altri sindaci riescano a gestire meglio di lui i disagi ormai cronici di una situazione che quindi non si può più considerare emergenza. Lacchiana ci dica cosa intende fare per il futuro. Noi non siamo più intenzionati a subire provvedimenti dell’ultima ora, che non sono risolutivi ma che anzi evidenziano tutta l’incapacità del sindaco di cercare il confronto e il dialogo con i sindacati».
«Abbiamo chiesto al sindaco un incontro urgente – conclude Filippo Villareale – affinché si riesca a trovare una soluzione condivisa e definitiva che salvaguardi la salute pubblica, i cittadini di Aidone e gli operatori commerciali del mercato»