Valguarnera, lettera di dissenso del Metup 5 Stelle locale sulla questione migranti

A Valguarnera e nella maggior parte dei Comuni ennesi la “questione recente” che sta facendo molto discutere e dibattere riguarda l’adesione o meno al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, il cosiddetto “Sprar” voluto da un accordo tra Ministero degli Interni ed Enti Locali e che la Prefettura di Enna ha sollecitato. Nel Consiglio comunale dell’altra sera è stato palesato chiaramente che il problema non è di facile soluzione. E non è da escludere – così come ha riferito il sindaco Draià durante il consesso – che in caso di necessità, ancor prima che si esprima definitivamente il Consiglio Comunale, venga indetta una pubblica assemblea per sentire il pensiero della gente. Pensiero della gente che va però in direzione unica. Le perplessità e i dubbi che attanagliano non solo la politica, ma soprattutto gran parte della popolazione, sono basati sul fatto che l’arrivo di migranti possa minare la tranquillità della gente. Tra l’altro, il crescente impoverimento del territorio in termini economici e sociali, unito ad una forte disoccupazione, di certo non costituirebbe il contesto migliore per la buona riuscita di un serio progetto di accoglienza e integrazione dell’operazione. Sull’argomento anche il Metup 5 Stelle locale, pur non sedendo tra i banchi del Consiglio, ha scritto una lettera aperta di dissenso, però prima di leggerla vogliamo sottolineare alcuni dati ufficiali sul numero di “accolti” nel territorio nazionale. Le prime quattro regioni per numero di accolti nel 2016 sono, come negli anni passati, i territori che detengono la maggiore capienza dello SPRAR, ossia la Sicilia (che rispetto al 2015 balza al primo posto con il 20,9%), il Lazio (20,3%), la Calabria (9,8%) e la Puglia (8,8%): complessivamente rappresentano il 59,8% del totale. Nelle restanti regioni il peso di tale presenza è inferiore al 6% e va inoltre ricordato che in Valle d’Aosta non sono presenti progetti della rete SPRAR. Questa la lettera dei pentastellati valguarneresi: “Con riferimento alla possibilità per il Comune di Valguarnera di aderire al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (sistema denominato Sprar), il Meetup M5S di Valguarnera esprime la propria preoccupazione per l’iniziativa divenuta oggetto di discussione all’interno dell’amministrazione in carica. Premesso che l’adesione a tale sistema di accoglienza avviene su base volontaria – così come stabilito nei mesi scorsi dall’intesa raggiunta tra l’ANCI e il Ministero dell’Interno – la nostra preoccupazione riguarda innanzitutto l’effettiva capacità di attuare efficaci interventi di valorizzazione e integrazione dei soggetti migranti adulti, attraverso idonei progetti sociali di accoglienza nella nostra realtà. Rigettando qualsiasi atteggiamento xenofobo o preclusione da un punto di visto etnico e razziale, abbiamo piena consapevolezza che la crescente disgregazione del tessuto sociale valguarnerese e la crescente manifestazione di comportamenti devianti, uniti alla crisi economica ed occupazionale a livello locale degli ultimi decenni, non costituiscono certamente il contesto migliore per la buona riuscita di un serio progetto di accoglienza e integrazione di soggetti adulti provenienti da altre aree disagiate del globo. A fronte del declino a cui stiamo purtroppo assistendo, siamo convinti che senza la preventiva soluzione delle problematiche di integrazione, lavoro, disadattamento e devianza che affliggono in primo luogo la comunità valguarnerese, non si possono dare certezze, esempi di buone pratiche, valori e modelli di comportamento positivi a chi dovrebbe trovare rifugio nella nostra realtà. L’integrazione può realizzarsi efficacemente nei centri con un solido tessuto socioeconomico e identità culturale. A Valguarnera si corre il rischio che l’accoglienza di adulti richiedenti asilo possa trasformarsi da atto di integrazione in una ennesima occasione per rafforzare invece circuiti perversi di degrado ed emarginazione, con effetti sulla sicurezza urbana di cui il Sindaco è responsabile ai sensi dell’articolo 54 del Testo Unico degli Enti Locali. Non dimentichiamo infatti che il nostro primo cittadino, quale ufficiale del Governo, sovrintende all’emanazione degli atti in materia di ordine e sicurezza pubblica, congiuntamente alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone preventivamente il prefetto. Siamo pertanto contrari all’accettazione di proposte che non tengono conto delle ben note criticità della nostra realtà locale, ampiamente documentate dalle cronache degli ultimi anni.”
Rino Caltagirone