A Nicosia la sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana

Nicosia. Si è riunita presso il Seminario Vescovile di Nicosia la Conferenza Episcopale, dal 16 al 18 marzo, ospite del vescovo mons. Salvatore Muratore, che ha voluto in tal modo sottolineare la ricorrenza bicentenaria della istituzione della Diocesi (1817). I vescovi delle diciotto diocesi dell’Isola hanno affrontato temi quali la mafia e la sua incompatibilità con il Vangelo e il rapporto tra giovani e lavoro. E’ stata resa nota l’intenzione di indicare orientamenti comuni per accompagnare le famiglie in difficoltà, mentre per i presbiteri una lettera, un dono e l’appuntamento regionale mariano che quest’anno si terrà ad Agrigento.
Una celebrazione che ha visto la presenza del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, che ha presieduto la solenne Messa pontificale nella Basilica Cattedrale cui hanno partecipato i Presuli delle Diocesi dell’Isola. In apertura dei lavori, presieduti da Mons. Salvatore Gristina, i Vescovi hanno dato il loro benvenuto al Vescovo eletto di Patti, Mons. Guglielmo Giombanco, augurandogli un fruttuoso e fecondo ministero episcopale.
I Vescovi hanno ascoltato le riflessioni di Mons. Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani, sull’ottavo capitolo di Amoris laetitia che suggerisce le modalità e le norme per accompagnare, discernere e integrare le fragilità delle famiglie e le situazioni irregolari. I Vescovi hanno riflettuto e discusso lungamente sull’argomento, ripromettendosi di approfondirlo e pervenire ad alcuni orientamenti comuni per le Chiese dell’Isola.
Con riferimento al convegno delle Conferenze Episcopali del Sud: “Chiesa e lavoro. Quale futuro per i giovani del Sud, I vescovi hanno ribadito i contenuti del messaggio finale rivolto ai giovani a conclusione del convegno. “Conosciamo il disagio di molti giovani che vivono in un contesto sociale che non favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro e non offre prospettive incoraggianti. Vogliamo dare loro atto che in un momento di diffusa crisi sociale, di fronte alle difficoltà a trovare soluzioni e alle numerose contraddizioni degli adulti, non si sono arresi e hanno cercato di inventarsi nuove strade, anche quelle che portano fuori dalla propria terra con il rischio reale della desertificazione della nostra terra e della perdita di risorse umane fresche e di intelligenze”.
I Vescovi hanno voluto indirizzare ai Presbiteri delle Chiese di Sicilia un messaggio per il Giovedì Santo con il quale accompagnano il dono degli Atti del IV Convegno presbiterale regionale, celebrato a Cefalù sul finire del 2015, che verrà fatto a tutti i sacerdoti in quella occasione.
In merito alla questione sempre attuale e sempre ricorrente della presenza della mafia nel tessuto sociale della nostra terra di Sicilia, i Vescovi ribadiscono quanto già affermato in passato attraverso vari documenti: Nuova evangelizzazione e pastorale (1994), Finché non sorga come stella la sua giustizia (1996), Amate la giustizia voi che governate sulla terra (2012). Tutti coloro che, in qualsiasi modo deliberatamente, fanno parte della mafia o ad essa aderiscono o pongono atti di connivenza con essa, debbono sapere di essere e di vivere in insanabile opposizione al Vangelo di Gesù Cristo e, per conseguenza, alla sua Chiesa. I Vescovi hanno poi discusso e determinato le procedure per rinnovo delle Deleghe episcopali e per la nomina dei Direttori degli uffici e degli Organismi regionali per il prossimo quinquennio 2018-202. n merito alla Giornata Sacerdotale Mariana che ogni anno vede radunati i presbiteri delle diocesi di Sicilia presso un santuario mariano il martedì dopo Pentecoste, in occasione della festa liturgica di S. Maria Odigitria, i Vescovi hanno scelto per il prossimo 6 giugno il Santuario Madonna della Rocca a Canicattì, nella Diocesi di Agrigento.